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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Sesto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1841, pagine 667

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI *47
   costringendo inoltre il Pontefice ( poiché gì* istigava il Moncada) a rinunciare air alleanza con Francesco e colla Repubblica di Venezia.
   E verso lo stesso tempo Giorgio Frundsberg, condottiero tedesco penetrava in Lombardia con tredici mila avventurieri indotti da lui a venire in Italia per r Imperatore senza toccarne le paghe, purché si procacciassero di per sè stessi la ricompensa ponendo a sacco tutto l'infelice paese. — E il Contestabile di Borbone (traditore di Francesco, venuto al servigio di Carlo V., che lo pose alla testa di tutte sue schiere in Italia) volle trar profitto dal novello esercito disceso fra noi col Frundsberg , e cercò di unirlo con quello che piti non gli dava verun profitto, stando ad alloggiamento in Milano: ma durò molta pena a trarre gli Spagnuoli da questa misera città, nella quale prendevano diletto di tormentare da veri barbari i proprii albergatori.— Nel qual tempo i fiorentini, che seppero come i Colonna avessero operato indegnamente verso di Clemente VII., mandarono de' soldati loro nella campagna romana, a devastare terre e ròcche spettanti ai Colonnesi ribelli, per mostrare il lor dispetto dell' operato da que* potenti e ricchi romani. E cosi per castigare de' malvagi commettevano vandalismi in Italia degl' italiani cittadini.
   Intanto il Papa per difendersi dai nemici interni che 1* opprimevano , non ebbe rendite che bastassero a sostener le spese della guerra di schermo che imprendeva , e fu costretto a convertire in denaro ornamenti di prezioso metallo che alle più. ricche Chiese dello Stato appartenevano. Il perchè (sono parole del Vizani ) mandò ancora per tal effetto un Commissario a Bologna , il quale ne levò molte e molte argenterie, che al culto divino servivano. Della quale cosa sentirono affanno i bolognesi, che in questa circostanza ebbero a provare alcun poco le funeste conseguenze delle guerre d'invasione dei popoli stranieri i più avidi, calati in Italia a torrenti per impinguare alle spalle altrui, per assidersi