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ANNALI
e furono perciò fatte in Bologna sotanuissime processioni , con molta divozione di tutto il popolo* Era parimenti in questo medesimo tempo sottosopra ogni cosa per le guerre: perciocché avendo occupato gl'imperiali lo Stato di Milano, Francesco di Francia faceva grande apparecchiamento per ricuperarlo collo sperato favore di Clemente ronte-fice: e venne perciò esso stesso in Italia con duemila uomini d' arme francesi, *d altrettanti cavalleggieri, e ventimila fanti tra Svizzeri, Tedeschi e Guasconi, coll'aiuto de'quali al primo arrivo tentò la presa di Milano. Ma il Colonna lo stancò al suo solito; e il Bonoivet che s'era mantenuto sui contini di Lombardia, trovossi ridotto ad aprirsi un passaggio per Ivrea e pel san Bernardo, e ritornossi alla Francia. Il Re ( alla testa egli dell' esercito ) entrò finalmente in Lombardia, e Milano fu sua. Dopo di che si recò egli all'assedio di Pavia, che, ferma resistendo, si mantenne per gl'imperiali fino all'anno venturo. Colà dentro stavano adunque le genti di CarloV., che dovendo cedere all'impeto de' Francesi, erano passate da Milano a Pavia in ritirata confusa, e di colà nutrivano speranza d'alcun aiuto di milizie raccolte in Germania a soccorso loro.
E in questo modo rimasero le cose fino all' anno venturo, nel quale vedremo come la bisogna andasse a riuscire. Intanto noteremo che i nostri Gonfalonieri di Giustizia del i5*4 furono: Galeazzo da Castello o de'Castelli, Cornelio Albergati, il Conte Ovidio Bar-gellini, il Conte Cornelio Lambertini, Filippo Maria Aldrovandi ed Antonio dalla Volta. Entraron Proconsoli de'Notai: Teseo di Friano Aldrovandi, Matteo Gessi, Giacomo dei Conti e Gentile de' Zani.— E tanto basti delle cose del presente anno di nostra salute.