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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Sesto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1841, pagine 667

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a cura di Federico Adamoli

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   s 64 ANNALI
   Ivi restò per sette'mesi; quanto darò ancora il pontificato di Leon X.—Intanto Arrigo VIII. d' Inghilterra (che fra breve protesterebbe pur esso cootro la fede cattolica) scriveva a favore del Pontefice e in odio a Lutero, e ne otteneva dal Papa il titolo di difensore della fede, per sè e pe' suoi posteri. Abi corta umana veduta!
   E Zuinglio in questo tempo combatteva Roma dalla Svizzera oon peggiore asprezza cbe Lutero dalla Germania ; e pel suo partito riformato dava da ultimo la vita in aperto campo con inaudito vigore di fanatismo. Niuuo, o poco spirito di carità era nei riformatori : il perchè malamente influivano le novelle dottrine, loro sulle lettere, sulle arti, sulla politica e sulla morale d'Europa.
   Però in quest'epoca memoranda di universale mutamento sorgevano grandi pensatori, che volendo migliorar l'uman genere posero l'animo a commentare le dottrine degli -antiohi, affinchè negli spiriti dei jnoderoi profittevolmente s'insinuassero. Fra i quali furono: Nicolò Leonico Tomeo, Pietro Pomponaz-so, Agostino Nifo, e Gioan Francesco Pico. E perchè ad un tempo le scienze naturali e la filosofia pratica si studiavano, ecco sorgere Matteo Bosso, il Fontano, il Castiglione, fra l'oro de1 quali colavano le immondezze del Bandello e dell' impudente Aretino. ,
   Tutti costoro sorgevano al tempo di Leon X., e specialmente nell'età ultima delia vita di ,lui ; il quale proteggendo quanto sentisse di lodevole o 4'ingegnoso, faceva un dì più che l'altro numerosa ed unica qua corte. E perchè dell' umana sapienza si mantenessero vive le fonti, due celeberrime biblioteche italiane di opere eccelse e di custodi cospicui volle arricchite; la Laurenziana di Firenze e la Vaticana di Roma. A questa furono custodi Lorenzo Parmenio e Fausto Sabeo; poi Tommaso Fedro Inghirami, Filippo Beroaldi il giovine celebratissimo bolognese, e Girolamo Acciainoli, o Girolamo Aleandro.
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