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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Sesto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1841, pagine 667

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a cura di Federico Adamoli

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   corona Imperiale con quelle di Spagna e di Napoli nella stessa persona. Egli dunque per mezzo del suo Legato Bibiena (come scrissero il Fabbroni ed il Robertson ) comunicò le domande di Carlo a Francesco I., il quale, benché avesse di recente conchiuso con quel principe una stretta alleanza ed avesse trattato di dargli in matrimonio un'altra delle sue figlie , fa grandemente spaventato al vedere le mire ambiziose, e le attive disposizioni di quel giovane Sovrano; e premurosamente sollecitò il Pontefice di non compiacerlo nelle sue richieste. Alla nomina di Carlo come Re de'Romani si opponeva, che il suo avo Massimiliano non aveva ricevuta la corona imperiale, e che non eravi esempio nella storia della costitnzione Germanica di un successore designato in simili circostanze. A quest'oggetto Carlo indusse Massimiliano a rivolgersi al Papa, ed a chiedergli che mandar volesse un nunzio per coronarlo in Vienna. Egli si studiò pure d'impegnare il Re di Francia a favorire i suoi disegni presso il Pontefice, ma Francesco, invece di prestarsi a questa domanda, si oppose con grandissimo calore , e consigliò il Papa a dichiarare a Massimiliano, che conformemente agli antichi costumi egli investir noi poteva della corona imperiale, a meno che non volesse (ad esempio de' suoi predecessori ) recarsi personalmente a Roma. Se Massimiliano avesse consentito a questa proposizione, non era verisimile che imprender volesse una tale spedizione senza una scorta conside-Tabile,e questa avrebbe somministrato a Francesco un ragionevole pretesto per opporsi ai progressi di lui; al qnal fine egli dichiarò che non solo avrebbe impegnato i Veneziani a prendere una parte attiva, ma si sarebbe tenuto pronto egli pure a marciar in Italia con grandissima forza tosto che avesse riconosciuto necessario un tal passo. I progetti di Francesco rendevansi abbastanza manifesti per la resistenza da esso mostrata in questa occasione. Affine però d'impegnare più solidamente il Papa ne'suoi interessi, il Re gli diede le più solenni guarentigie Annal. Boi. T. VI. 20
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