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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Sesto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1841, pagine 667

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNÉSI
   di una mescolanza eterogenea di Guasconi, Tedeschi, Svizzeri, Spagnuoli ed Italiani, l'immediato/ comando dei quali, sotto gli Ordini di Lorenzo, era affidato a Renzo da Ceri. Una parte considerabile di questa forza era concentrata in Pesato ; ma nel momento , in cui si aspettava di veder cominciare le ostilità, giunse a Pesaro un araldo per domandare un salvo-condotto per due persone autorizzate dal Duca di Urbino a portare un'ambasciata a Lorenzo de' Medici. Furono quindi accordate le necessarie credenziali, e Suares di Lione officiale spagnuo-lo , ed Orazio Florida segretario del Duca , furono introdotti in tina pubblica udienza ; ma invece di annunziare alcuna proposizione di sorùmesslone d di accomodamento , come potevasi per parte loro aspettare, il segretario trasse una sfida del Duca indirizzata a Lorenzo, colla quale egli proponeva che affine di prevenire l'effusione del sangue e le calamità di una guerra prolungata, le parti contendenti terminassero le differenze loro con egual nùmero di soldati da ciascheduna parte, il quale numera sarebbe stato a libera scelta di Lorenzo dalle tre alle quattro mila; e si concbiudea coll'offrire a Lorenzo ^ nel caso che egli avesse preferito questo mezzo, d'incontrarsi con esso a quel tempo, ed in quel luogo che sarebbe stato fissato a tale oggetto, e di decidete così le loro contese con un singolare combattimento. Così il Leoni nella sua vita del Duca d'Urbino.
   La sola risposta che fece Lorenzo a quell* ambasciata ( che egli mostrò di riguardare còme un affronto personale) fu di mettere in prigione i portatori della medesima; benché non ricusasse la disfida, come accenna 1' Ammirato nei ritratti degl' illustri di casa Medici. Egli mise tuttavia in libertà dopo pochi giorni lo Spagnuolo; ma spedì a Roma il segretario del Duca, perchè fosse esaminata relativamente alle disposizioni ed intenzioni del suo padrone , e particolarmente rispetto alle persone cbe lo aveano stimolato ed assistito nel proseguimento della guerra.
   Annal. Boi. T. VI.