Stai consultando: 'Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796 Tomo Sesto', Salvatore Muzzi

   

Pagina (120/671)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (120/671)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Sesto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1841, pagine 667

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   lift
   ANNALI
   alla signoria Aragonese, perchè sua madre Giovata* era figliuola di Ferdinando e d'Isabella.
   Ma i progetti d'ingrandimento di Francesco furono turbati d'improvviso dalle minacce di Massi-r miliano, che alla nne si fu destato dal suo letargo* ed ebbe risoluto di riparare co' suoi proprii sforai alla disgrazia de' suoi alleati. Coli' opportuno soo-corso di iao,ooo corone, che gli furono mandata dalla Spagna poco prima della morte di Ferdinand do, egli trovossi in istato di assoldare i5,ooo Svia* zeri mercenari, cui venne unendo altrettante mili* zie, levate nei varii domi ti ii suoi. E i preparativi di Massimiliano furono sollecitati dalla mala situazione di Verona e di Brescia, in virtù d'una sconfitta che diede alle austriache guarnigioni il Cornano dante Francese Lautrec, cbe pel suo giovine monarca tentava nuove conquiste.
   Massimiliano adunque, stimolato quasi dalla necessità , con una prontezza cbe stupir fece tutta l'Europa, prese in persona il comando delle sue genti guerresche, ed entrò in campo l'anno medesimo , e passsndopel Tirolo giunse a Verona. Le armi unite de' Francesi e de' Veneti non erano sufficienti ad opporsi ai progressi suoi, nè al poderoso esercito, reputato dal Muratori di sei mila cavalli e di venticinque migliaia di fanti. Il perchè il Lautrec, fu obbligato a lasciare successivamente i pas» saggi del Mincio, dell' Qglie e dell' Adda, ed in Milano riparò.
   Questo improvviso ed inaspettato mutamento nei pubblici affari, risvegliò nella mente di Leon X. le .speranze di una pronta espulsione do* Francesi dal>-J'Italia; e non ostante.la sua alleanza con France» jsco L spedì immediatamente il Cardinale di Bibiena come suo legato all' Imperatore, ordinando al tempo stesso al suo Generale Marc'Antonio Colonna, ohe alla testa di un piccolo corpo di truppe romane si unisse all'esercito imperiale. 11 governo di Milano era stato da Francesco L, conferito a Carlo Duca di Borbone, il quale dichiarato aveva la sua risoluzione