ANNALI
e FIisco, e condotto a Bologna (martedì li Dicembre), dove tutti i membri del Sacro Collegio andarono ad incontrarlo fuori della porta di san Felice. Dopo essersi trattenuto per breve tempo, il Re fece la sua comparai in mezzo a due Legati Pontifìcii, e fu salutato con una breve allocuzione in latino dal Cardinal Vescovo d'Ostia, il quale si tenne col capo scoperto finché ebbe finito il suo discorso; come pur fecero tutti gli altri Cardinali. A lui il Re, ohe era pure scoperto, rispose in francese, assicurandoli tutti eh' egli si riguardava come figlio di Sua Santità , che era pienamente devoto all'Apostolica Sede, ed ansioso di rendere qualunque servigio fosse in poter suo al collegio de' Cardinali, da lui considerati come suoi padri e suoi fratelli. Essendosi quindi indirizzato particolarmente a ciascuno de' Cardinali, essi avvicinaronsi al medesimo per ordine, e gli diedero il bacio fraterno, mentre il Maestro Pontificio delle cerimonie andava informandolo del nome, e delle qualità di ciascun Cardinale, che si accostava. Dopo questa presentazione essi presero tutti insieme il cammino verso la città, tenendosi il Re in mezzo ai Cardinali Sanseverìno e d'Este ; ma i seguaci del Monarca, sprezzando gli avvisi dell'officiale che regolar dovea l'ordine dell' ingresso in quel giorno, Seguirono il corteggio in una maniera disordinata e tumultuosa. Il Re fu così condotto alle stanze che gli si erano disposte nel palazzo, dove quattro Cardinali rimasero a tenergli compagnia, e con esso lui pranzarono alla tavola medesima. Il Papa essendosi in quel frattempo vestito de'suoi abiti pontificali, e messosi a sedere in pieno concistoro, aspettava l'arrivo del Re, il quale venne introdotto dal Maestro delle cerimonie in mezzo a due Cardinali, accompagnato da sei prelati, e seguito da una tale straordinaria folla tanto del popolazzo, quanto de' Francesi e de' Romani, che si venne in grande timore che la sala non cadesse. Il Re stette circa mezz'ora in cammino attraverso alla folla ( cosa che tuttavia mostrò di tollerare di buon umore). Giunto infine