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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quinto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 607

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a cura di Federico Adamoli

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   ANNALI
   rapidamente inviato da Bologna, ed ebbero annunzio di non tardare un istante a riparare su quello dei Veneziani. Ed eccone il motivo. Abbiamo già veduto che Bernardino Gozzadini era sospetto ai Bentivoglio per 1' amicizia intrinseca con Pirro Malvezzi ; sappiamo che riparò ne* Frati Eremitani, e che gli fu tolto il gonfalone colle insegne di tribuno del popolo eh* ei possedeva per diritto ; sappiamo ancora che spogliò il nuovo abito ed uscì del chiostro, e che il suo figlio Giovanni, veggendo il padre ritornato soltanto in apparenza nell' amore de'concittadini, uscì della patria e recossi a Roma, dove per le molte virtù e dottrine sue divenne accettissimo al grande Giulio II. quindi al magno Leon X., che il fecero chierico di camera, datario, commissario, nunzio , governatore e consigliere, e che l'avrebbero veduto cardinale, se in Reggio non cadeva vittima di una congiura. Tutto questo sappiamo. Ora aggiugneremo che nel tempo di cui stiamo-seri vendo, Bernardino erasi recato alla corte del Pontefice, dove fu accolto con dimostrazioni della più. alta benevolenza. Quindi ricolmo di singolari privilegi, fregiato di equestre grado e di titoli fendali faceva ritorno a Bologna ed accresceva ne'Bentivoglio il sospetto che coutro di lui concepito avea-no da qualche anno, cioè che contro di loro facesse uffici alla corte del Pontefice. Breve soggiorno pensava di far Bernardino in Bologna; ma dai reggenti fu consigliato a non partire; ed Ermes Bentivoglio impose ad un suo fido di sopravvegliarlo. Bernardino , accortosi d'un tale spionaggio, cavalcando volle uscire da Porta santo Stefano ; ma ne trovò chiusi i cancelli, ond'egli tosto drizzò il cavallo al monistero di san Pietro Martire, dove sperava trovar salvezza : ma non potè ; chè sovraggiunto da molti bentivoleschi e da molta plebe, fu rovesciato, ucciso, e in mille brani dilaniato nefandamente.
   Non abbisogna fior di senno per conoscere la costernazione de' minacciati Bentivoglio quando seppero una tale acerba notizia; imperciocché conobbero ,