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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quinto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 607

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI
   città tutti i forestieri che vi eran venuti ad abitare da due anni, mitigando per questa guisa le etre^ tezze de* poveri.
   Il Marescotti era morto nel Settembre, e nel.znes«t appresso cessò di vivere quel Mino Rossi chq ab-; biam veduto tante volte sul teatro politico della sua patria, e che mancò in età ancor fresca mentr$ era Gonfalonier di Giustizia. Fu uopio dotto e prudente assai, amante e protettor dei letterati. Lasciò un figliuolo per nome Lodovico, che per essere trop-* po giovine non potè succedere al padre nel gr^do Senatorio. Invece fu eletto dei Sedici quel ;Giaco-mo Lini che acquistò le possessioni di Galeazzq Marescotti.
   ANNO Dr CRISTO 1804.
   Create tutte le magistrature della citt£, e trovane dosi Bologna priva di Legato dopo la morte;del Cardinale Qrsini, nè venuto essendo al suo seggio quegli che voleva spedire Alessandro VI., giunse invece al principiar di quest' anno Giovanni LouifcHini genovese Arcivescovo di Ragusa e Cardinale della, Romagna, mandato a noi da Papa Giulio. Nel tepipo stesso giungevano a Bologna alcuni palafreni carichi dei tesori che furon già del Valentino , e: che vevano recarsi a Ferrara dove aspettav&li. Lucrezia Borgia sorella dell' umiliato Signore. Stettero quei palafreni in Dogana per alcun tempo; po.} vennero condotti al palazzo del Bentivoglio, e fra le molt? cose che contenevano quei forzieri, furon notate le seguenti : una croce, detta di san Pietrq, cflutqr? nata di gioie d'infinito valore ; un manto Pontifir cale adorno di gemme preziosissime; una pgcejd'oro tempestata di pietre le più peregrine; un suntuoso fibbiaglio pel manto Pontificale ; una corazza, marziale tutta d'oro, vagamente cesellata, e fatta più