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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quinto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 607

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a cura di Federico Adamoli

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   44*
   ANNALI
   andavan lièti ih noni ed i giusti appiè dal suo tribunale.—r Venuto egli a morte non è a dire Se la città sen dolesse. Egli fu sepolto in san Domenico alla destra della chiesa, dove giaceva da poco tempo la salma della compagna dilettissima, della vcc-ohia Catterina Formaglini. Sei versi latini narravano ai posteri l'amor coniugale di quei consorti, la fede reciproca fino agli estremi, l'infelicità dei figliuoli perduti miseramente, e ciò'che Galeazzo aveva ope-* rato e per la patria e pei Bentivoglio. — Poco durarono questi versi * chè per dispetto furon guasti da: gente compra Bentivolesca ; e quindi venne sostituta una epigrafe semplicissima, intagliata con rozzi caratteri in due pezzi di macigno-» con queste parole :
   MISEREATOR E?NS M^RSCOTTO
   Ora diremo parecchie cose non politiche riguardanti la città nostra.— In principio dell'anno fioccò a larghe falde la neve, che recando un freddo stra-ordinario, stette sulla terra quattro mési con grave danno dei poveri. E1 nel Dicembre poi fu tale il caldo , che fiorirono i mandorli ; e un téle ardore straordinario fece temere di qualche meteora funesta. — Nel Gennaio si appiccò il fuoco da san Michele de'Leprosetti ; alla casa di; un' etoèo che terrea mónte di pegni, e periron nell'incendio le robe di molte genti, pel valore di cinquanta mila lire. Pure-fu egli dì tanta coscienza che tutto puntualmente pagò ; ma caduto in povertà dovette uscire di Bologna, e recarsi?-in paese'di minor lusso.— Fu tanta la carestia, a motivo delle alte e protratte tìevi, che il grano fu venduto a tre lire la corba; onde il Senato per sollievo de'poveri sbandi dalla
   MISER1CORS ET
   DNO GALEATIO
   MISERE ATUR; PATRICIO.
   DE • CALVIS M. D. III.