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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quinto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 607

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a cura di Federico Adamoli

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   ANNALI
   per mostrare che niun rancore nudriva verso il Signore della patria; per ammonirlo a diventare più cauto, umano ed amante della giustizia ; per pregarlo infine a voler esaudire le sue lagrime, accordando pace e rispetto a quelli che sopravvivevano della sua misera famiglia, rammentando ancora quanto sangue avèsse sparso e perduto egli per la potente de'fientivoglio. Nè più potè dire l'infelice, ohe il sommo dolore gli soffocava la voce. Pianse pure Giovanni correndogli all'animo come Galeazzo avesselo protetto fanciullo, avesselo amato con paterna carità, quasi proprio figliuolo. Poscia con amorevoli parole lo consolò, ed accompagnollo fino alla porta del palazzo, e gli strinse la mano con rispetto, e gli disse addio mentre montava a eavallo, accompagnato da molto popolo, che pareva non potesse saziarsi di mirare ed onorare il venerando, il quale di lì a pochi giorni non era più fra i mortali (... Settembre). £ qui inorridisco a dover riferire sulla morte di Galeazzo le parole di tutti gli storici, e la tradizione costante del popolo: egli fu morto di veleno , che, o la donna od i figli del Bentivoglio ebbero a lui ministrato nell'ultimo convito, in quel convito dove pareva che nodo perpetuo d'alleanza si fosse stretto fra le due grandi famiglie !
   È quest'opinione fu confermata dalla risoluzione .dei Sedici, che mossi dalle arti bentivolesche, tosto confinarono a Ferrara quell' Ercole della famiglia .Marescotta, il quale traeva la vita quasi sempre coi Bentivoglio, talché ne era il prediletto: nè volendolo essi spegnere , od offendere di sfregi e d'insulti , con beli' arte lo ridussero sul Po; e quindi tutti gli altri della prosapia si tolsero d' innanzi. E quando neppur uno dei Marescotti in Bologna si trovò , fecero senatore, in vece di Galeazzo, Salu-stio Guidotti suo genere. Allora Giacomo Lini prese il palazzo dell'esule o morta famiglia, insieme coi beni di Gonfortino e di Raigosa o Rigosa: gli altri suoi beni gli ebbero i partigiani de' Bentivoglio,