44*
ANNALI
segnò un atto di convenzione in Locamo, e che alla Lega Elvetica Bellinzona cedette.—E volendo poscia assicurar Toscana tutta da nuove insidie del Valentino , cui era motivo di temere, fece sì che Firenze , Siena , Lucca e Bologna si confederasse tra loro. Per la qual cosa poi il Senato bolognese mandò una centuria di cavalleggieri ai fiorentini (... Maggio), i quali da dieci anni guerreggiavano a morte cogl' indomiti Pisani. J
Fu in quest' anno che sulle sponde del Sebeto j infieriva il furor di Marte tra gli spagnuoli ed i francesi, che disputavansi il possedimento di quella fertile contrada. Fu a Barletta, come il Guicciardini ed il Summonte ne ricordano, che vilipesi nell'onore i prodi campioni italiani, in disfida stabilita, con memoranda prova di valore fecero mordere la polve agl'insultatori francesi, ch'erano pronti e forti di braccio come incauti e mordaci di lingua.— i E dopo la disfida, pareva ornai che volgesse al ter- , mine la contesa straniera, pel trattato di Lione ohe dava la corona di Napoli a Carlo erede del trono spagnuolo ed a Claudia figliuola del Re di Francia; quando, mostratosi agli spagnuoli favorevole il momento , Ferdinando d' Andrades e il gran Consalvo o Gonzalvo di Cordova (21 e 28 Aprile) piombarono sì formidabili sull'oste francese, che tutta avendola [ sbaragliata, e fatta cattiva ed uccisa, intera vittoria decisiva degli avversari riportarono.—Andrades ! difatto a Seminara vinse il più temuto dei generali francesi , d'Aubignu , e lo costrinse a fuggire in Angiutule, dove fu assediato: fece prigioni Onorato ed Alfonso Sanseverino, che capitanavano il secondo ed il terzo corpo dell'esercito, ed in mezz'ora di tempo quasi tutta la fanteria francese fu passata a fil di spada. Consalvo per parte sua sconfisse a Ce-rignole le schiere del Duca di Nemours, che rimase col Chandieu .ucciso nel conflitto, Chatillon restò j prigione; Lodovico d'Ars ed Ivone d'Allegre ven- , nero fugati, il loro esercito fu disperso, tremila e , Jmù uomini andarono in quel fatto perduti, tutti