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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quinto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 607

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI 447
   in catene ristretti ; egli parte dai frementi ; monta a cavallo, coglie d'improvviso le schiere d' Olive-rotto, le sbaraglia, le ferisce, le uccide. Quelle degli Orsini e del Vitelli, in pari tempo attaccate, fanno bella difesa, e si ritraggono in salvo ordinatamente. Senigallia è posta a sacco , Vitellozzo ed Oliverotto vengono strozzati il primo di dell'anno, Paolo e Francesco alcuni giorni dopo. E sono quindi in cattività Rinaldo Orsini Arcivescovo di Firenze, il Protonotario, pur degli Orsini, l'Abate d'Ai via-nò, Giacomo Santacroce, e il Cardinale Orsini, che poi in Torre Borgia di veleno morì.—-A lui, Legato del Pontefice in Bologna, fu sostituito dal sesto Alessandro il Cardinale Federigo Sanseverino, nemico acerrimo della famiglia Bentivóglio. Il perchè il Senato nostro decise di ricorrere al Papa, affinchè mandasse un altro Legato, non il Sanseverino: ma il Papa ornai non era più di questa terra.
   Nè qui tornerà discaro, dopo esposte le varie e lunghe vicende del Duca Borgia, vederle riepilogate nei pochi versi che qui riferisco del fiorentino segretario.
   Poscia che il Valentin purgato s' ebbe, E ritornato in Romagna, la impresa Contra messer Giovanni far vorrebbe : Ma come fu questa novella intesa ,
   Par che 1' Orso e il Vitel non si contenti Di voler esser seco a Unta offesa. E rivolti fra lor questi serpenti
   Di velen pien , cominciaro a ghermirsi E con gli unghion a stracciarsi e co'denti. E mal potendo il Valentin fuggirsi, Gli bisognò, per ischifare il rischio, Con lo scudo di Francia ricoprirsi, E per pigliare i suoi nemici al vischio Fischiò soavemente , e per ridurli Nella «ua tana, questo bavalischio.