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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quinto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 607

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI
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   da' suoi più fidi, le Arti , i gentiluomini, i cittadini , mostrando a tutti il grave danno, o rischio almeno che correva la città nella partenza di esso Bentivoglio e de'suoi figliuoli; poiché, loro assenti, piomberebbe il Valentino come augel rapace sopra Bologna, e porrebbe nido sulle rovine d'altrui. Al contrario, ove restasse il Bentivoglio colla famiglia, eerta sarebbe la sicurezza della nobile Bologna. — Questi discorsi, fatti e ripetuti tra il popolo, pro-dusser l'effetto desiderato. Chi per entusiasmo, chi per timore, gridarono unanimi i cittadini che il Bentivoglio ed i figli non s'avessero a partir di Bologna.
   E in piena adunanza del Senato, dei Gonfalonieri del popolo e dei Massari delle Arti, levossi Bonaventura del Palazzo, uno de' Massari, e gridò non doversi assolutamente concedere che i Bentivoglio si movessero : per loro difesa esser pronti i cittadini a dare sostanza e vita: il Valentino voler battere e cacciare ben lungi: la pace e lo stato della Repubblica non doversi alterare. Guai a chi li tur-basse, guai ! Che se poi il Bentivoglio, per paura
   0 per folle animo andasse fuor della patria, allora
   1 cittadini stessi del suo partito ritorcerebbero il ferro contro di lui.
   Dionigi di Luca rinforzò le ragioni di Bonaventura, ed inouorò il Bentivoglio, in nome de'Gonfalonieri, a non paventare, ma a sprezzare invece le minacce del Borgia, che non partorirebbero effetto, perchè simili a burrasca di vento ed a fuoco di paglia che poco dura, e cui si mette presto riparazione con ottimo successo. — I dottori e gli scolari dell'Archiginnasio, cui stava alla testa il Reggente, insieme a molti gentiluomini ed a dugento soldati furono pure all'assemblea, e dissero a Giovanni parole solenni di conforto, simili a quelle pronunziate da Dionigi e da Bonaventura. E il Bentivoglio a tutti rese grazie dell' affetto sì caldo dimostratogli ; poi ordinò ad un notaio che facesse pubblico atto di quanto avvenuto era, dichiarando
   Annal. Boi. T. V.
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