Stai consultando: 'Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796 Tomo Quinto', Salvatore Muzzi

   

Pagina (410/606)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (410/606)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quinto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 607

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   434 ANNALI
   Borgia lo fece eli s te nere in Castel sànt* Angelo, e dóve il Duca Cesare lo volle morto di capestro igno-miniosamente: nè morto solo, ma per maggiore obbrobrio gittata cadavere nel Tevere, acciocché l'infelice non avesse onor di sepolcro.
   Della espugnazione di Faenza, dei progressi del Valentino, e della prigionia del Manfredi fu grave duolo in Bologna, e timore in quelli che reggevano. Dunque si pensino difese, dove mai il Valentino volesse ancora Bologna. E Giovanni Bentivoglio, coi l'altrui caduta sarà specchio, pensi a tenersi amica la città, per avere chi lo sostenga in occasione di perìcolo. Ma egli pure cadrà fra breve ; egli che non ha forza d' animo per infrenare gli snaturati figlinoli, e che non sa impedire nuovi mali dopo che i primi lo funestarono altamente. Lui misero! E il vedremo quanto prima. Intanto adunaronsi i Sedici per provvedere alla sicurezza dello Stato; e fu parere d'alcuni si munissero le frontiere verso Imola ; d'altri non si facesse, chè il Duca niuna cosa avrebbe osato contra Bologna difesa dalla protezione di Lodovico Re. E difatto Mino Rossi stando alla corte francese (dalla quale poi non ritornò che a mezzo il Giugno) aveva accertato che niuna offesa dal Valentino avrebbe sofferta Bologna, ove le armi non impugnasse a danno di lui. Stabilito venne alla fine che altro non s'avesse a fare che rallegrarsi eoa essolui per la dignità novella ch'ebbe acquistata, e pel titolo di Duca della Romagna. —*-I vili! Incensare un oppressore; colui che strozzava il Manfredi : e lo zio del Manfredi era tra quelli che lo donavano di lodi e di congratulazioni ! — Giovanni Marsili ed Angelo Ranuzzi, ambi senatori, a ciò eletti furono ; e verso Faenza s' avviarono. Giunti a Castel san Pietro, ed ivi fermatisi per refocillarsi e riposare le cavalcature , ebbero annunzio cbe il Valentino con una mano di soldati chiedeva vitto-vaglia come amico ad amici. I bolognesi ambasciatori, cbe a lui andavano, fecero schiudere' le porte per recitargli le parole di congratulazione, quand'ecco