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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quinto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 607

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI
   433
   Sresso del quale vedovasi un san Matteo, titolare ella chiesa, intento con soave naturalezza a scrivere il Vangelo, mentre santa Barbara stavasi assorta in pensieri tutti divini. La qual pittura venne sempre da Guido, dall' Albani e dal Sirani oltremodo commendata, e presa ad istudio, ed anteposta alle prime cose che il Francia dipinse.
   Un' altro artista di merito distinto fu Bombolo• gno, del quale non sono ben certe le opere, perchè non usò sottoscriverle. Ma un Crocifisso in tavola che fu esposto nella chiesa parrocchiale di san Tommaso del Mercato, ed un altro a fresco nel primo Chiostro di san Martino, danno a conoscere come valesse pel disegno, pel chiaro scuro, per l'impasto de'colori e per tenerezza e santità di espressione.
   Disegnatore stupendo per 1' età fu Giacomo Ri-panda bolognese, che in patria lavorò poco, nu} che pel suo magistero venne a Roma chiamato, dove dipinse al Cardinal Bessarione nei santi Apostoli una intera cappella, ed altre in sant' Omobono e nella Madonna del popolo : e nel palazzo de' signori Conservatori in Campidoglio figurò due storie antiche di bella composizione: il trionfo di Ciro, e il sup-* plizio dei figli di Bruto. Ma l'opera che lo levò in bellissima fama fu la copiosa serie di tutti i bassi rilievi della Colonna Traiana, che egli pel primo disegnò, con molta ammirazione dei grandi artisti romani, e con pericolo proprio pari alla gloria che ne ottenne.
   E per non andare troppo diffusi, taceremo i miniatori Gianantonio, Cesare, Claudio e Bettino da Bologna; Anchise Baronio disegnatore, Antonio Pi-faro pittore di arabeschi, e il Gavardino rozzo incisore , ma primo fra i bolognesi ; e verremo a Santa Caterina de'Vigri, nata, di famiglia bolognese,, in Ferrara nel 1413. Non è passato ai posteri il nome del maestro di lei: ma certo è che la medesima sarà stata istruita a buona scuola, essendo riuscita mi-niatrice rinomata, ed eccellente ancora nella pittura, per una cert'aria di dolcezza e di verità, senza