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ANNALI
Tendici, per compiacere a Leonardo da Villola, che di ciò lo chiedeva. La quale Cronaca è stata seguita e riportata da molti e molti scrittori storici, ed è citata dal Muratori col nome errato di Historia mi• scella bononiensis, introdotta in un codice estense, la quale miscella è un estratto di diverse cronache, ma non quella del famoso Bartolommeo , che insieme ad Achille e ad Alamanno Bianchetti hanno per avventura dato in luce tutto il manoscritto perduto di Iacopo Bianchetti, con parecchie aggiunte, vale a dire con quanto scrissero dopo il i4<>5, in cui Iacopo sopraccitato mancò di vita.
Aggiungasi al novero dei letterati Giambattista Refrigeri, l'amico dei primi dotti ed eruditi che vivevano in Bologna ne' tempi suoi ; il diletto collega di Sabbatino degli Arienti, di Cesare Nappi, di Giambattista Mantovano e di Filippo Beroaldi. Egli fu Scriba o Cancelliere della Repubblica di Bologna al tempo di Giovanni II. Bentivoglio, il quale ufficio non veniva sostenuto che dalle famiglie distinte per civiltà, e per istabilita cittadinanza. — Dal servigio di Magistrati bolognesi passò il Refrigeri ad essere segretario di Roberto Sanseverino Generale di Lodovico Sforza, detto il Moro, Duca di Bari e Governator di Milano, nella corte del quale, secondo i sonetti e gli epitaffi del Casio, pare cbe il Refrigeri morisse. — Quando mancasse precisamente non potrebbe dirsi : del viveva
ancora: del i5oo non pare, perchè questo era l'anno funestissimo in cui cessava Lodovico dalla dominazione ; e se Giambattista morì mentre vergava in Milano le ultime carte col Moro , egli è certo cbe all' entrare del sestodecimo secolo il Refrigeri era già morto. —Il Frate Carmelitano Giambattista Mantovano , lettore nel suo Convento di san Martino dell'Aposa, chiedeva spesso il Refrigeri di consiglio per iscrivere cose letterarie; e nella sentenza di lui
?ruetamente riposava. Ed era tanta 1' amicizia che ra questi dotti esisteva, che nel 1479 infuriando fiera peste in Bologna , il Refrigeri con Lodovico
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