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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quinto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 607

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a cura di Federico Adamoli

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   43 o ANNALI
   Solo diremo ch'ella visse abbastanza per istabilirsi lunga fama tra gli uomini, e per dilatare le glorie de'bolognesi oltre i confini d'Italia, e far manifesto all' Europa tutta che ancor nel secolo quindicesimo era Bologna città maestra degli studii, città dotta e ragguardevole per ogni rispetto.
   Nè qui mette fine il numero delle famose letterate e poetesse bolognesi del secolo decimoquinto. Viene in aggiunta al bel novero Anna Poggi o dal Poggio di famiglia nobile, figliuola di Giambattista e sorella del celebro Giovanni Vescovo di Bologna. Fu ella discepola di Giovanni d' Anania, e seppe molto innanzi nelle lettere, nella poesia e nelle leggi. Nulla di lei ci rimane : ma dai biografi bolognesi è fatta sempre menzione di questa illustre, la quale viveva ancora del i477> *n cu' ^ece test*-mento, lasciando erede il nipote Alessandro di Donino , o perchè ella mai non avesse avuto marito, o perchè marito e figliuoli le fossero già morti a quel tempo : ma pare più probabile il primo supposto, sendochè non fa parola giammai in tutto il detto testamento d'alcun congiunto a lei premorto, tranne il fratello che fu Vescovo, il quale la precedette nel sepolcro almeno almeno pel lungo lasso di trent'anni.
   Appena una parola di Gabriele Poeti. Questo letterato lasciò una traduzione del libro del Filelfo da Tolentino intitolato del Sacerdozio di Gesù Cristo, e la dedicò a Madonna Ginevra moglie di Giovanni II. Bentivoglio, copiando lo scritto, o facendolo copiare in pergamena con bei caratteri e con miniature ed iniziali dorate, come si conveniva al merito dell'autor latino, ed alla grandezza della donna cui veniva dedicato. Nuli'altro possiamo aggiungere del Poeti, se non che fu figliuolo di un Battista, e Gonfaloniere di Giustizia nel 1459, ed uno dei molti che offersero doni a Sante Bentivoglio quando menò in isposa la prefata Ginevra, che toccava appena ai dodici anni della vita.
   Bedoro Preti, altro letterato bolognese, fu fatto
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