Stai consultando: 'Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796 Tomo Quinto', Salvatore Muzzi

   

Pagina (351/606)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (351/606)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quinto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 607

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   BOLOGNESI
   37i
   la Francia e per l'Italia. In quest'opera gli uomini dotti scopersero degli errori non solo di filosofia, ma di fede , onde si diedero già moto per confutarla , e perchè venisse soppressa. Pietro d'Abano fu de'primi a lodarla, ed a citare Averroe scriven* do , ora col suo proprio nome, ora con quello del gran Commentatore ; ma non intraprese mai a interpretarlo. Il prelodato Tirabosclu pensa,' che il nostro Fra Urbano sia stato il primo ad illustrar il commento sopra il commento di Averroe onde glie ne venne il nome di Averroista. Scrisse questa sua opera circa l'anno i3g4 in età già avanzata, ma non potè compierla, se non sopra gli otto'libri di Aristotele de Physico audita percosso dalla morte: circa la quale sono discordi gli autori, ma sembra che il. Fabrizio abbia più degli altri colpito nel segno, dicendo che fu Professore l'anno 1390, e che morì nel 140S. — Il Padre Alabanti bolognese, Generale de'Serviti pubblicò le opere dell'Aver-roista^ che sono commenti a quanto l'Arabo famoso ebbe già scritto sul finire del duodecimo secolo, e sul principiare del tredicesimo. L'opera di Frate Urbano è divisa in otto libri , stampata in foglio grande a due colonne , e in quel carattere che volgarmente si dice gotico. Il Poliziano ed il Fabrizio fanno le lodi di Frate Urbano da Bologna: anzi il primo ne parlò a lungo in una lettera latina diretta al prefato Alabanti, la quale si trova manoscritta in un Codice miscellaneo della Biblioteca Laurenziana.
   Aggiungeremo ai tanti leggisti bolognesi del secolo decimoquinto Girolamo Zanettini seniore, scoiavo di Battista Sanipieri, più volte citato. Il Za* ncttini prese laurea nel 14^7: era nel Collegio del Gius civile, del Gius Pontificio, e così pure in quello de* Giudici ; e ben cinque volte fu scelto Giudice del Foro de' Mercanti. Era di famiglia nobile, e cavaliere e conte. Cominciò a leggere nel nostro Studio volgendo il i45q, e vi continuo eoa applauso fino al 1472; nel qual tempo, perchè colla Armai. Boi. T. V. 45