Stai consultando: 'Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796 Tomo Quinto', Salvatore Muzzi

   

Pagina (340/606)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (340/606)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quinto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 607

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   3?6
   ANNALI
   e del 1406 fu presente alla lega ohe si fece trai bolognesi e Gian Galeazzo Signore di Faenza. Fu più volte degli Anziani ; e del 1416 entrò de' riformatori che modificaron gli Statuti della città. E prima di questo tempo era stato per la patria ambasciatore a Mantova, e nunzio a Roma al Pontefice Giovanni ventesimoterzo, quando nel passò il governo di Bologna dagli artigiani alla Chiesa. E il nostro Giacomo fu tanto accetto a Bonifazio IX., che questi lo dichiarò suo famigliare, e gli assegnò una pensione di dngento fiorini; una di quelle pensioni per le quali impoveriva l'apostolico erario, e che poi ritirò tutte per necessità, tranne quella di Francesco Ramponi, come abbiamo già detto nella breve biografia che a quest' insigne appartiene* Morì Giacomo Saliceti il 14 Dicembre 1418» un anno e mezzo dopo fatto il suo testamento col quale chiamò eredi i suoi figliuoli Giovanni, Lodovico, Federico e Carlo, nessuno de' quali acquistò fama per verun modo nella patria , talché non sapTebbesi (ove il padre non gli avesse nominati) che fossero vissuti giammai. — Consulti e Trattati legali furon lasciati da Giacomo Saliceti, quando soli, quando fra quelli di Giovanni da Imola : e molti scritti a penna di lui stanno nella libreria del Collegio Al-bornozio, detto di Spagna, in questa nostra città.
   Nella Biblioteca unita alla felsinea Sapienza, fra i tanti manoscritti che si conservano, ve ne ha uno del dotto leggista e canonico concittadino Antonio Salamoni. Questo codice fu dettato senza dubbie dopo il 1464» poiché l'argomento di che-tratta non poteva consentirgli altrimenti. Egli è a sapersi che il 28 di Ottobre del 1463 Papa Pio II. spedì una Bolla al Cardinale Angelo Capranica, Vescovo di Rieti e Legato di Bologna, conferendogli amplissima autorità come il nostro Senato gli avea richiesto , di erigere in Collegiata la Basilica di san Petronio Protettor principale de'bolognesi. Diede il Cardinale esecuzione alla Bolla il 5 di Gennaio 1464» e creò trentadue canonici ed un capo con titolo di