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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quinto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 607

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a cura di Federico Adamoli

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   3i6 ANNALI
   essere stato lettor pubblico in Ferrara ed in Padova. Nella prima città non andò che a conferire una laurea ad un Bartolommeo de'Barbalunghi di colà, nella seconda non istette che vecchio, infermo, afflitto; in tale condizione per certo da non potersi occupare di lettura pubblica. A Firenze, al Pontefice, ai milanesi, a Ferrara andò più volte ambasciatore il Ramponi con altri eloquenti cittadini ; ciò che dimostra quanto valesse comè oratore per pronta e robusta facóndia. I sommi Pontefici l'ebbero carissimo : onde Urbano VI*, gli assegnò nel 1388 una pensione di trecento fiorini : così Bonifazio IX. gli assegnò un'altra pensione sul vicariato d'Imola: e quando del 1395, per sollevar d'angustia l'erario Pontificio, abolì molte pensioni, ond'erasi fatto vero abuso, mantenne vive quelle di Francesco Ramponi , perchè con reali e molti servigi meritate se le ebbe. Tanto insomma potè il Ramponi pe' suoi meriti veraci, che salvò persino dalla morte, per le preghiere proprie e per la gratitudine che la patria gli doveva , Ubaldino de' Malavolti suo genero, e Gaspero Calderini giureconsulto (1376 e i388 ). — Ma il Ramponi viveva in troppo agitati e difficili tempi: viveva ai giorni sanguinosi delle funeste discordie pel primato in Felsina trai Zambeccari ed i Gozzadini. Attaccatesi le fazioni, la vinsero i Zambeccari, e furono cacciati in esiglio i maggiori dell'avverso partito; frai quali trovandosi il Ramponi, a lui pure toccò la sorte funestissima di andare in bando dalla patria, in tarda età, infermo del corpo, angustiati&simo dell' animo. Il Parroco di san Michele del Mercato di Mezzo, Pier di Mattiolo Fabbro, suo confessore ed amico ne lasciò la memoria. „ Del 1399 ai 20 Gennaro la sera dopo le sei ore di notte fu mandata la famiglia armatamano a casa dell' egregio e famoso dottor di legge Francesco dei Ramponi, e così infermo del male delta gotta fn portato nella casa e nella forza del vice capitano del popolo e Comune di Bologna, e data la sua si-gurtà e fatto quello che a lui piacque, circa le otto