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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quinto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 607

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a cura di Federico Adamoli

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   ANNALI
   Parigi ( avendo in quella celebre Università conseguita la laurea dottorale) sino al i4o5 nel quale fu eletto Prior Generale di tutto l'Ordine Carmelitano.—Nelle turbolenze e negli scismi che di quei tempi esagitarono la Chiesa Cattolica, aderì sempre l'Ottonelli al Vicario di Cristo. Del 1411 rinunziò alla carica di Generale dell'Ordine, e ri ti rossi a Pisa dove morì nel )4I4> avendo lasciato un libro di Questioni Teologiche, e tre libri intorno alle Sum-mulas di Pietro Ispano dell'Ordine dei Predicatori.
   Torniamo ai leggisti.—È fra questi Matteo Mat-teslllani di Lorenzo, che studiò Gius civile e canonico alla scuola d'Antonio da Budrio, e che del i3ga fu laureato in civile con Marco di Giovanni da Ca-netolo , e non molto dipoi ricevette la laurea dottorale in canonica, non avendo che veutun'anni, se debbe prestarsi fede al Diplovataccio, che gli fu uasi contemporaneo. Del 1398, e per certo poi el 99, leggeva il Codice nel nostro Archiginnasio, con molta riputazione: il che non facilissimo a conseguirsi, perchè gli furon contemporanei gl'illustri uomini Antonio da Budrio, Floriano da Castel san Pietro, Gaspero Calderini e Bartolommeo Saliceti, i quali dividevano l'onore con esso lui di trattar le cause nel Foro civile secolare ed in quello del Vescovo. — Ma dell'anno 1409 essendo stata invasa la città da una crudelissima peste, dovette abbandonarla , e si ritirò nel castello di Cento, invitatovi da Cambio Zambeccari suo cognato, che allora Con molti fuorusciti bolognesi ricoverava in esso castello, e sollecitato ancora da parecchi suoi scolari, frai qùali Gabriele Saraina veronese, Rodolfo di Frisserico e Francesco Burdetti piemontesi. Ivr il primo d'Agosto cominciò a leggere diverse utili materie tratte dai Volumi, e da Scritture di antichi celebri giureconsulti, che chiamò con titolo di S'iugularla, e nelle quali proseguì per tutto l'anno di assenza da Bologna. Ed eccolo di nuovo nell'anno 1410 frai Salariati dello Studio (come dimostrano 1 rotoli bolognesi ) ; onde caddero in isbaglio