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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quinto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 607

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNE SI
   Sot
   TRINO ET UNI SACRUM
   AWTOMIO CRASSO BON. TATRICIO EPISCOPO TIBURTINO SACR. PALATI! CAUSABUM AUDITORI GOMITI PALAT. JUR. UTfi. INSIGNI VIRTUTUM MERITI3 FONT. MAX. CAESARIQUB. A EQUE CHARO FRATRES NEPOTES OB EIUS IN SUOS MUNIFICENTIAM POS.
   VIXIT ANN. LXIX. MENS. IX.
   OBIIT AN. CHRISTI MCCCCXCI.
   Due Giovanni de* Griffoni sorsero in questo secolo frai bolognesi di fama : 1' uno , figliuolo di Giacomo , sembra quegli che diede il Memoriale Histo-ricuM de rebus bononimsium, o a meglio dire che vi foce aggiunte ed interpolazioni, essendo 1' opera non di lui, ma dello zio Matteo , onde parleremo frai letterati: l'altro Giovanni poi, fu figliuolo del detto Matteo, e si distinse frai dottori di legge, nel cui Albo, al dire dell'Alidosi, venne scritto nell'anno i43q. Egli fu che andò per la patria ambasciatore a Nicolò Piccinino , generale del Duca di Milano nelle montagne di Brescia, correndo 1' anno 1427, per liberare diversi bolognesi fatti prigioni di guerra. Ebbe la Contea di Montechiaro ; fu dei sedici Riformatori, secondo il Dolfi, nel i43i, e del Collegio dei centoventi , e degli Anziani pur anche. Quando morisse non è noto : certo è però che fa tenuto mai sempre in isti ma trai saggi e dotti bolognesi del secolo suo.
   Teniamo ad un celebre leggista a Giovanni di Nicolò, il quale dal nome paterno fu detto Giovanni de' N*soletti, e che generalmente si dice Giovanni
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