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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quinto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 607

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a cura di Federico Adamoli

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   bolognesi »291
   L'altro Nicolò Fava, il Iunior*, nacque nell'anno che moriva il primo, ed aveva a genitore il Conte Antonio. Prese laurea in filosofia e in Medicina nell'anno 1460, e incominciò a insegnare la logica nello Studio pubblico nel 146a, e continuò per anni cin-que non interrotte le lezioni. Del 68 passò a leggere filosofia allo straordinario, e per anni sette continuò siffatte lezioni: e salì quindi ad una cattedra di medicina per sette anni pure continuamente , come apparisce dai ruoli del pubblico Studio. Il Cavazza dice che il Fava insegnò tutto con lode, ma la medicina con molta gloria del nome suo.— Dall' Alidosi poi e dal Dolfi sappiamo che Nicolò fu degli Anziani nel primo bimestre del 1476, col Gonfaloniere Giovanni di Lodovico dall'Arme; e se fu uomo tante stimato, come si pare pegli uffici suoi distintissimi, è a reputarsi che altre volte pur anche salisse alle pubbliche magistrature nella sua patria diletta.—Alla fine dell'anno scolastico 1483, il Fava si ritirò dall'Archiginnasio, e recossi a Pesaro , senza che sappiasi però per qual motivo ciò avvenisse: e colà nell'Ottobre dell'anno seguente fu colto da morte, con dolore de'congiunti e degli amici che lo ebbero perduto. Il suo cadavere fu trasferito subitamente a Bologna, ed ebbe sepoltura di dietro al coro in san Giacomo, dove un frammento di macigno intagliato con ispropositi latini annunzia il luogo della sua tomba, ed allude ancora a Nicolò seniore, del quale abbiamo già parlato.—Ed ecco l'epigrafe posta a Nicolò II. de'Fava:
   HAC ECO SOM LUTEA NICOLAUS CONDITUS URNA , ALTERA QUI FUERAM GLORIA SUMMA FABIS. ^ ARTI 8 E RAM MEDICAE DOCTOR , FODAL1RIUS ALTER , AEOER QUISQUE MEA TUTUS ABIBAT OPE.
   Obiit Anno Domìni MCCCCLXXXIII. die Villi Hotobris. Vixit annis XLIIII.