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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quinto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 607

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a cura di Federico Adamoli

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   ANNALI
   ¦el Collègio teologico, ed insegnava questa facoltà in san Pietro noli' anno i4>4> l9 ® del ao Priore al Monastero di san Giacomo, e predicò nella Basilica di san Petronio negli anni >4&3 c i4a4 > • di nuovo nel 1429. Dopo questo tempo tacciono di lui tutte notizie. Morì in Bologna, e tumulato venne in san Giacomo, dove al suo sepolcro fu apposta la seguente iscrizione poetica:
   1nclyta christophorum cenuit mb felsina fratrem
   QUI VIVENS CHRISTUM CORDE TIMENTE TULI. ASTRA TENENT GOELI NUNO MENS SIBI CONSCIA RECTI
   SUB TAMEN HOC GELIDO HARMORE MEMBRA JACENT.
   L'Alidosi, nei dottori bolognesi di teologia, il Gandolfi nella Dissertazione sugli scrittori Agostiniani, F Ossinger nella Biblioteca Agostiniana, il Maz-zuchelli negli scrittori d'Italia, il Iocher nel Lessico universale degli eruditi, il Crusenio nell'opera degli Agostiniani Monaci, Giuseppe Panfilo nella Cronaca dell'Ordine Eremitano, Filippo Elsio, Luigi Torelli, l'Orlandi e il Ghirardacci, tutti parlano di Fra Cristoforo con molto encomio, e danno l'elenco delle sue opere latine ed italiane, sul Cantico de' Cantici , sulla Scuola de' Confortatori, e sopra diversi altri argomenti utili ad un tempo e religiosi.
   E due della famiglia Fava furono illustri in questo secolo , ed entrambi ebbero nome Nicolò. Noi dell'uno e dell'altro brevemente parleremo. —Nel «ecolo quintodecimo, in cui tanto disputa vasi coi principi aristotelici, perchè non era ancor sorta la filosofia sperimentale a far manifesto come il gran colosso dei Peripatetici dovesse crollare , sarà sembrato un prodigio Nicolò Fava Seniore> il quale fu nella medicina empirica e nella chirurgia tradizionale famoso dottore e maestro; e nella filosofìa così acuto, che un secondo Aristotile fu chiamato ed un secondo Platone. Egli nacque all'incirca nel i38e
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