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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quinto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 607

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a cura di Federico Adamoli

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   3i4 ANNALI
   appàrisoe dagli Annali del venerabile Ordine. Egli scrisse de' Commenti sopra le Sentenze de' Maestri e della Scrittura, ciò che risulta dagli Archivi dello stesso Cenobio.
   E Baldassarre, por de* Castelli , era figliuolo di Catellano, Dottor Collegiata di Ragion Canonica, uno del Capitolo della Cattedrale, Primicerio quia-di in san Petronio, Referendario Apostolico, Commendatore dell'Abbazia di santa Maria di Opleta e di san Giuliano di Bologna. Morì questo dotto felsineo il a5 Settembre del 1484» e    Altro leggista famigerato fu Alberto Cattaui. Figlio di Sinibaldo da Monteveglio , s' applicò alle leggi, e nell'anno x4^9 fu laureato in civile ed in canonica faooltà ; ed in entrambi i Collegi venne ammesso. Passò quindi a Siena, dove lesse il Gius civile fino al 1468; nel quale anno ritornò in patria e fu de'Sedici Riformatori, in successione a Nicolò Aldrovandi. — E fattosi conoscere non pur legale ina industre ed accorto ne' maneggi pubblici, venne spedito ambasciatore del 1470 a Borso da Este Marchese di Ferrara, che aveva fatto abbruciare un molino de' Pepoli alla Galeazza, per eui il Comune di Bologna voleva prenderne vendetta. Ciò ohe non avvenne, mercè del Cattaui, ohe ogni differenza compòse tra l'uno e T altro reggimento. E T anno dopo andò pel Senato, con Alessandro Poeti, ad iscontrare Francesco Gonzaga Cardinale di santa Maria Nuova, il quale fu spedato dal Pontefice a Bologna per suo Luogotenente. -—Ma più ri» levante fu nell'anno medesimo 1471 ciò che fece il Cattani per la sua patria. Ercole di Ferrara aveva alzata una Bastia sul Panaro a dimostrarne là padronanza; i nostri la< pretendevano per sè : la cosa procedette oltre contrastata: ohi la ragione avesse od il torto non ai sapeva .vii Senato felsineo abbor-riva da ostòilftà : mandò il Cattani :. egli parlasse con ErcQle Estense, egli le differenze componesse.