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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quinto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 607

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI
   »83
   10 tanta celebrità, che Gregorio XII. nel 1407 scelse Ini col Vescovo di Todi per recarsi a Marsiglia all' Antipapa Benedetto XIII. a trattare mezzi di composizione , e ridonar la pace alla Chiesa, e la concordia agli antagonisti. Nel quale ufficio poli-tioo-religioso di gravissimo momento, acquistassi la benevolenza di tutti, e specialmente del Ke francese, che lo distinse, e l'onorò dell'amicizia e della propria stima. Prima di partirsi per la Gallia il nostro Antonio fece il suo testamento, assegnando le doti e gli usufrutti de'suoi beni alla moglie propria Margherita Balduini, ed alle due figliuole ; o facendo erede il Monastero degli Olivetani di;saa Michele in Bosco, con quello de' Padri della Certosa a san Girolamo. L' anno appresso poi, ritornato dalla sua spedizione senza averne tratto quel felice risultamento che ne sperava, cadde infermo in sua patria, e morì fra il cordoglio universale dei concittadini, ed ebbe sepoltura a san Michele in Bosco, tra que'Padri Olivetani, che tanto protesse. Gli Anziani fecero trasferire colassù con pubblica pompa
   11 cadavere di Antonio, cui vennero fatte solenni esequie, nelle quali Bartolommeo Garganelli da Bui* drio recitava il funebre elogio del famosissimo no* no, onde fu vedovata la patria.— Ed un marmo sepolcrale venne scolpito al benemerito, colla seguente iscrizione : ' '
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   Lasciò Antonio molte opere che furono stana paté é molte che stannosi manoscritte in diverse Biblioteche