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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quinto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 607

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a cura di Federico Adamoli

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   annali
   Nicolò Albergati è terzo frai Cardinali bolognesi del secolo quintodecimo in fatto di età, ma primo senza dubbio per fama e per virtù sante. Egli nacque della nobile famiglia tuttora esistente, correndo l'atino del Signore 1375. Applicò allo studio legale ne' suoi più verdi anni ; ma cedendo agi' impulsi del cuore tutto acceso delle bellezze divine, mitrò nel 1395 alla Religione dei Frati della Certosa, e passando di grado in grado arrivò sino ad essere Pro-curator Generale dell'Ordine; e fu nell' anno 1417 eletto dal Consiglio Vescovo di Bologna, e dal Capitolo ancora della Cattedrale, acconsentendovi il Priore della Gran Certosa, Prefetto di tutto l'Ordine, e confermandolo e consacrandolo, giusta lo stile antico, il suo metropolitano Tommaso Perendoli Arcivescovo di Ravenna che a questo fine si recò a Bologna. Da Martino V. sommo Pontefice venne poi confermato Vescovo e fatto Cardinale del titolo di Santa Croce in Gerusalemme. Esercitò, da quel virtuoso e dotto ch'egli era, più legazioni in Francia,.nell'Inghilterra, nella Lombardia ed in Germania. Ebbe a segretari Tommaso da Sarzana ed Enea Silvio Pitì-colomini, che furono Pontefici, 1' uno col nome di Nicolò V. l'altro di Pio II.-*- Si stabilirono, pel consentimento di lui, le Rogaziona colla immagine di Nostra Donna detta di san Luoa, promosse nelle calamitose circostanze del i44^ dal Magistrato degli Anziani, e specialmente da Graziolo Accarisi» uno di quel numero. Istituì Nicolò Albergati quattro mansionerie nella Cattedrale ; portò di Francia il cranio di sant'Anna madre di M. V. donatogli da Arrigo VI. d'Inghilterra, intervenne ai Concili di Basilea e di Ferrara, dove ricevette splendidamente l'Imperatore Giovanni Paleologo nel ritornare che fece dall'ultimo Concilio. Intervenne pure a quello di Firenze, ivi recato per la peste che Ferrara molestò.-— In tempi di gravi pericoli in Bologna , stette fuor di seggio vescovile, cui indarno si ceroò da mali uomini di porre un Bartolommeo Zambeccari Abate Benedettino. L'Albergati ritornò al suo gregge, e fa