BOLOGNESI
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temendo le squadre del Montpensier; poi usciva dal Patrimonio di san Pietro, dalla Campagna di Roma, ed entrava nel suo Reame di Napoli a mano a mano che i francesi s'inoltravano: ooslil francese monarca entrò in Roma ( 3i Dicembre), vantandosi d'aver passata si grande parte d'Italia senza aver mai combattuto in nessuna terra, in nessun passo di confine , in nessuna avversa città.
Ora diremo d'alcuni avvenimenti dell'anno, più speciali per Bologoa ohe per l'Italia. — Giù ose avviso (... Marzo) a Giovanni Bentivoglio della morte di Maroo Pio Signore di Carpi, cui succedeva Gilberto, genero ad esso Bentivoglio: onde tosto Giovanni mandò Carlo Grati con onorata compagnia vestita a lutto, a compier le parti del dover suo : il che fatto ritornò a Bologna. Nè finì l'anno ohe il Grati andò per lo stesso Bentivoglio a Firenze, dove stava Carlo Vili, e riveriva il francese in nome di Giovanni, e veniva accolto con gentilezza da quel-l'altero, eh' ebbe già molto ammirata la prudenza e la neutralità del magnifico Signore bolognese.
L'ultimo giorno d'Aprile, ritornando dalla Casa di Loreto la Marchesana di Mantova, fu incontrata da Giovanni II. e da molta nobiltà ; e il dì seguente (i Maggio) passò con Ginevra Bentivoglio e con molte dame ad ascoltar messa nella Basilica di san Petronio ; e dopo si fermarono tutte a sommo la gradinata di essa Chiesa per vedere da quell'alto posto la solenne entrata del Gonfaloniere; ciò che molto piacque alla Gonzaga. Indi passarono a visitar l'Arca di san Domenico e l'aitar maggiore di san Francesco (sublimi lavori di scultura di antiche età ) ; non che i Filatoi da seta, ed altre cose le più importanti di Bologna : dopo di che ritornarono al palazzo Bentivoglio; e di lì a due giorni la Marchesana partiva per la sua patria.
Lodovico Sampieri, uno dei Sedici Riformatori (a Settembre) morì, e fu sepolto in san Domenico, succedendogli suo figlio Girolamo, dottore e proto-notario.-~E nell'Ottobre moti fra noi d'idropisia,