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   di.Férfara e di Bolbgnà', ii quali tutti «appressavano le belle doti dell-* inaigneMàlvezzi. — E bel palasse di Musetto passò ad abitare Nicolò «Rango», capitano de'Bolognesi; «eltemporacui Battista-Mal-» vezzi v padre jde' oongiurati > mpriiwa pel- dolore .di veder la fiuniglia sua a misero stato ridotta., anzi in Bologna annientata 9 petchè tutti di Quella «stirpe e vissero*erranti per condanna, ©d esolarono volontà* ariamenteper dolore delle ddiagure di famigli*. ¦ ,.: Ed in quest' anno transitarono per Bologna di versi ambasciatori » che alla' corte di Bontà reoavausi, p^r iare omaggiò al novello Papal i qualii tutti furono «eoolti dal 1 Bentivoglio e splendidamlente alloggiati» Fra questi Giovanni Gonzaga inviato dal fratello Marchese di Mantova j Alfonso òhe iva ppl padre Duca di 1 Fprrara, Ermesse od ; Erniéte Duca ,4*1 Tortona oratone del fratello Ducadi MUatio* il, quale accompagnato: dal Conte di Gaiaàzo, da Francesco Sforza e da Nicolò di Correggio» traeva ¦ setìof fino al Tevere pià di Quattrocento ¦ cavàlLi. ri -- A mezzo di quest' anno fu conchiuso un p tu oso matrimonio. Alessandro figliuolo di Giovanni Benti+ voglio menò in consorte Ippolita Scorza nipote! di Giangaleazzo; e il giDvinìetto fua Milano, dove oo*r dusSeal talamo la faheiuUa gentilissima » e : dove Stette alcuni giorni in fèste,. m giostre,, ini > sollazzi d'ogni, guisa; indi là ilieta «oppiti a Bologna ritornò,^ venne acuolta da Giovanni : con: ógni guisa di magnificenze: prima delle quali fu un ornakn^nto duraturo'pèr la Città , :!'attèrtamento 4i deì femporio furio?* ci pali! facciatedello base e de'palazzi;» Il perchè nella fronte del tempio di san Macco.j là quale esisteva nella medésima strada di san.Donato, si vide fecolr pita ad onore del Bentivoglio la séguente iscrizione :
   . Felsina Bentivolà nitet illustrata Joanney Vi. quondam nituii magna\ sub Cassare Roma.