BOLOGNESI
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d'Italiane mori In tempo? di: tregua àlleloró ambiziose ostilità. Fa égli che condannò le famose tesi sostenute già in Roma da Giovanni Pico della Mirandola, ohe all'età di ventiteèlarini parte uomo sopra natura, difendendo in . sul Terese novecènto proposizioni tratta da autorii latini r greci , ebraici e caldei. Questo Pontefice fermo nel riprovare1 le nocive cose, mà pieghevole.nel tollerare)te èoppor* tabili, Ottenne da Pietro d'Àubùsson, gran Maestro dei cavalieri di Rodi , bit* questi rimandassero libero Zizitao, fratello del Sultano: Baiazette ; il qual Zizi?* mo passato a Roma per tender grazie ad* Innocenzoj non piegò le ginocchia > Oon inèbinò il gran Gerate* ca, ma con ossequio da Islamita gli appressò la bocca ad una spalla; di che non fu punto .sdegnato quel mite Pontefice, che stette anzi contento del segno di stima.e di benevolènza a lui mostrato dal* l'infedele orgoglioso, da succedette Alessandro VI* , quél famosisaianb .Spagnuolo onde gU sto^ rièi e gli epigrammatici hanno detto tante favole che poco meno ne narrava la brillante mitologia Fu uomo, ebbe diletti, ;e nessuno il nega ; ma nes' «uno ne va soavrooiséafì le paSsioni de'grandi , ebbe tacita predilezioné pe'suoi:
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