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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quinto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 607

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a cura di Federico Adamoli

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   bolognesi
   a 195
   contro de1 Mori aveva ottenuto il' Reame di Gqaoa» ta, ohe da molti secoli quegt' infedeli tenevano. Avvenimento che segna un' epoca memorando negiji annali'nelia civiltà europea; iropercioeohè, passata la corte: spaglinola dà Cordova a Granata,'non appena sventolò* f nell'> Alhambra • lo * stendirdo del re cattòlico; òessati i guai della lunga1 lotta, fatta >li* bera la Penisola meridionale dai timori della guev* ra, fu conceduto dalla Regina'Isabella al genoveéé piloto ciò. ohe-chiedeva con lunghp e replicate istanze; e il Nuòvo Mondo vennè scopèrto, ed alia Sjtei* gna dovizie molte e dominazioni pinguissime furonò aggiunte, ed all'Italia, ed a-Colombo novelle glorie toeoarooo. Per la quale ^resa di Grahata. il Rettore del Collegio Spagna ordinò luna grande festa nella nostra Bologna ^ ah e> fu ' celebrata éou: molta pompa e con grandissima allegrezza. . j > !;
   Ma siccome non v' ha dolce che non venga contaminato da qualche : amavo cosà acoo^de i che ralla buona' ndvella «bella presa di Granata isuccedesse la cattiva dell' uccisione di Raimondo^ Mala testi di Ri-* nini ; ciò. i che - dispiacque » nkòltiuimo a Giovanni Bentivoglio, cu ir la morte ode BGiagute de'possenti tornatfanoua ;funestò, m sinistro presagio.—E di altra» stòrte- d' un possente ebbe Rovella il Bentivoglio.* Seppe da, fiòrentino messaggio che Lorenzo dfe'Me4 dici, il' Magnifico: Loeenzo* il signóre della Tèscanat era xftoxtp .( 8 Aprile ). Prèso1 egli da. lenta jfefehty ohe si fece.compagna alla gotta, male ereditario in famiglia., si ritirò nella sua villa ,di Carreggi.. Co— nosoefldo la vitjk in jièricololi chiamò a dè il Savók narola , cui ebbe sempre ricusato di vedere, cui mai. non» seppei pressare ilcriinimo ossequio. Ridotto agli esttevti eeptìillaj coscienza; trimofderlo, séntV Mni gibnarsi} all'animo,pen^ieaitdi religione,e miti affetti» ailui ipsblitik Lrt'twmbo invocato non ' gli negò nè i> confort n^ole éfeortteiioai ; ma diiasegli perdonasse ai' nemici*» Sestitufose il mfditoliOvnendesse alla, patria? l'antiooi sitato/«tf ^terrebbe* l'assoluzione del cielo,;» Lorenzo: non ragioniispirò jin età
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