Stai consultando: 'Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796 Tomo Quinto', Salvatore Muzzi

   

Pagina (184/606)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (184/606)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quinto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 607

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   j86
   ANNALI
   Seguiva il carro un bel concertò di musicali strumenti ; e dietro veniva Annibale Bentivoglio, montando un superbo destriero, standosi in arcione leggiadramente armato, e con sopravveste ricchissima di raso verde ricamata in oro e contesta di perle, con elmo in capo su cui passava una fiamma, col motto zi Ad ogni parte. = Ed era anch'egli seguito da sessanta uomini divisi in sei squadre, conducendo la prima, vestita all'italiana, Bartolommeo Sangiorgi ; la seconda, ornata alla turchesca , Gilberto Pio da Carpi ; la terza, in abito francese, Antonio Volta; la quarta, in Costume di moda tedesca , Tommaso Montecalvi ; la quinta, alla moresca, Agostino Mainigli ; e l'ultima, imbacuccata alla selvatica , Carlo Grati. Feoer *pur essi il giro dello steccato, fecer pur essi lor mostra , uscirono poscia e ritiraronsi dalla parté delle Clavature, lasciando nello steccato il carro loro presso al carro avversario, non lungi dal tribunale dov'erano i giudici, cioè Andrea Grati, Giovanni Marsigli, Alessio Volta e Francesco Bianchetti.
   Ed ecco Giovanni Bentivoglio rientrar nell'arena, introducendovi un uomo bianco per antico pelo, Con prolissa barba, e con vestimento di broocato ; H qual veochionè cavalcava un magro ronzino. Costui , mirando ciò che d'intorno gli stava, pareva dubbioso ed incerto rimanersi. Ruppe alfine-il, silenzio, ed a ciascuna delle Dee dimandò qlial più potesse infra loro. Elleno all' inchiesta risposero in rozzi versi, reputandosi ognuna la più forte ; ed infra loro nacque il seguente Dialogo s
   • i 1 < .
   Vecchio. Dimmi, Fortuna, e tu dimmi, Sapienza, 1 Di voi chi è più póssente io questo mondo?
   1 ' Bramo saperlo qu?vi alla presenza.
   •'•',¦¦ • tri!
   Fortuna. Sop io colei che inalbo -e pongo fondo, ¦ 'i . i Chiunque    • Di savio alcuno; però pria rispondo.