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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quinto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 607

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI 1&7
   lai quand'anche più non foss*egli. É primo fu il bel palazzo a modo di fortezza, due miglia a levante del Castello di san Giorgio di Piano, in luogo che allora appellavasi Ponte Poledrano, e che da lui prese poi nome di Bentivoglio. Di presente è de' signori Pizzardi, e vi si veggono ancora torri e stemmi Bentivoleschi e Sforzeschi, ancora molte camere come a que' tempi, ancora immense scuderie degne d'un principe di corona, ancora cisterne e pozzi, ancora mura forti; ma non la facciata principale.— A Bel poggio pure (una delle più amene fra le sue ville) aveva Giovanni un sontuoso palazzo. Sorgeva questo a mezzo miglio dalla Città, Bull' estrema falda dell' Apennino , in que1 luoghi floridissimi che ancor di presente sono appellati Bel-pogsio, fuor di Porta santo Stefano a mezzodì. Il qua! palazzo, scrisse Sabbadino degli Arienti nella introduzione al libro delle Chiare Donne, fu di non poca giocondità e prestanza. Aveva dinanzi un bel cortile cinto di alte mura come castello, dov'era un fonte fabbricato, da cui in alto scaturiva acqua limpida, la quale nel tempo estivo dava nutrimento alle vaghe ed odorifere erbe, e ad arbusti di lauro, di bosso e di ginepro, e ad alberi da frutta. Ed ascendendo dieci gradi di scala, fatti in pietra viva e larghi quanto il palazzo, pervenivasi sotto la loggia di questo, voltata su di otto colonne di rossa pietra. E questa loggia metteva ad un'altra a sinistra, sostenuta da cinque simili colonne ; mentre a destra dava adito ad una grande sala, illuminata da tre finestre gabbiate di ferro. E in un cortile interno vedevasi un Ercole, che in una mano teneva superbamente un tronco, e nell'altra uno scudo collo stemma de' Bentivoglio e degli Sforza. Ed al piano superiore vedevansi nella facciata diversi poggiuoli a balaustri o colonette di rossa pietra, in numero di trentasette per poggiuolo, avendo ognun di questi un piano ottangolare, ed il parapetto perciò ad otto facce : dai quali poggiuoli si godeva la vista de' fruttiferi monti, e la pianura