BOLOGNESI
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   dentro ad essi a linea retta scorgonsi gli stemmi del Comune di Bologna, e delle onorande Arti ; all'eccezione però di quelli posti ai lati inferiormente che contengono rosoni. Per ultimo si vede «piasi a corona della fabbrica una fila di merli bipartiti , alcuni de' quali modernamente chiusi dtf od muro.
   Per i due archi di faccia, e per due laterali »' entra nel portico che è spazioso ed elevato, con volta incrociata di nervature diramate alle costole come cordoni secondo il gusto dell* architettare di quella età. Le pareti sono liscie di rincontro al piedritto di mezzo: l'arco sottoposto non è sorretto da un pilastro ; ma ne regge il capitello sporgente al muro una figura in modo di cariatide, che a metà del corpo è un puttino, e l'altra ha gambe di forme a capriccio. Due finestre per gli stipiti e comici dimostravano essere state aperte posteriormente forse nel XVI. secolo.
   All' imboccatura dell' arco secondo a destra di chi guarda a presi la porta che dava ingresso all'antico Foro : ha 1' arcale di sesto acuto, ed è questo condeoorato di ordinamenti pressoché simili ai descritti nelle finestre superiori. La porta è di legno tempestata di chiodi d'ottone quadrangolari, facet-tati e ridotti a coni. Benché tinta a vernice soura vi si possono anche distinguere gli stemmi della Città, e della famiglia Bentivoglio, e leggere queste due iscrizioni : Hic Mercum Jddex Artificumqur SsDET=r .Io. II. Bentivolus Patkiam Feliciter. Gu-bern. MCCCCXC. Kal. Mai.
   Prima di descrivere le cose che dentro vi stanno non parrà fuor di luogo il risovvenire che davanti della piazzetta o Carrobbio vi erano due piani, uno più basso nella metà della piazzetta stessa, l'altro alzato da due gradini a livello del portico; e questo era seliciato e circondato da cippi o pilastrini , de' quali i due ultimi agli angoli, inferiori come piedestalli portavano leoni seduti coli'insegna dell' armi della Città. E presso al pilastro di mezzo