BOLOGNESI
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Giudici Lodovico di Gozzadino Gozzadini, Lodovico Bolognini per la terza volta, Agostino Orsi, Agostino di Matteo Berò, Vincenzo Sa violi dall'Oca, e Lorenzo Campeggi per la seconda volta, il quale fu poi ce* lebre Cardinale. Ed in quest' ultimo anno il Pontefice Giulio lì. volendo seguitare verso il Foro Mercantile di Bologna la graziosa propensione dimostrata dagli altri santissimi di lui predeoessori ; alle dette riformazioni degli statuti, che ai costumi ed si tempi si addattavano, diede la sua ampia approvazione ; e così pure fecero poscia i di lui successori Poptefìci Paolo IV. e Pio IV., come viensi a dimostrare nella moderna Raccolta delle Addizioni a stampa. Gli statuti suddetti si ebbero dapprima impressi coi belli tipi di Benedetto d'Ettore libraio, e ne' medesimi si leggono li nomi degli otto cittadini mercanti Statutieri segnati in questa rara edi-* sione in tal guisa: Nicolò di Leonardo da Raigosa „ Bartolommeo di Giacomo dalla Bombace, Ettore da messer Vincenzo dalle Pallotte, Tommaso di Bartolommeo de'Cospi, Cesare di Guglielmo dalla Fava, Lorenzo di Domenico degli Odofredi, Nicolò di Ca-» brino Turchi, Giovanni Antonio di Geronimo dal Sarasiuo, e ser Latanzio di ser Bartolommeo di Pan-zacchi cittadino, notaro bolognese , e della detta Università.
Non dobbiamo ommettere la notizia che ricorda, essere stato Giudice del Foro di Mercanzia- nel primo semestre del iS36 quell'Ugo di Cristoforo B011-compagni, il quale salito dappoi sul trono papalo col nome immortale di Gregorio XIII. , memorando l'onorevole ufficio in sua gioventù sostenuto in pa-> tria, si piacque a favore e vantaggio de* mercanti, mandare una Bolla.
Tra le riforme varie degli statuti sinora accennate deve certamente considerarsi là più compiuta quella che uscì p^r le stampe di Anselmo Giacca-rello l'anno i55o. E questa seconda, come la prima, non men rara che bella edizione; la si compiè al tempo de' Giudici Antonio di Giulio Monterenzi „