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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quinto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 607

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI
   1&7
   Per annunziare i giorni e le ore in1 cui sedevano iMagistrati del Foro a rendere ragione in tribunale; si collocò una campana sull* alto della fabbrica, la quale a tocchi e a distesa sonava secondo la mi-Bara dall'orario prescritto; e ciò avvenne mentre n'era Giudice il medesimo Marescotti; e tra i Consoli del primo semestre Jacopo della Ringhiera, Simone Verardi, e Jacopo de* Magnani ; i quali fecero fonderla ad un tal Bonacorso, come rilevasi per le inscrizioni, che si posson leggere nella detta campana , denominata Lucardina, la quale soleva starè deposta su di un tavolino nella prima stanza dell'Archivio anzidetto.
   Negli anni 1460 e 1469 i mercanti intesero nuovamente a riformare gli statuti loro, essendo Giudici Alberto di Sinibaldo Cattani, e Lodovico di Battista Sampieri.
   Lo stesso Alberto de' Cattani trovandosi Giudice per la seconda volta nel i474 C°1 notaro Domenico degli Amorini, a fine di adornare la cappella della residenza di questo Foro , di loro spesa fecero dipi Dgere a Francesco Cossa da Ferrara una grande tela, con entrovi la Vergine in trono seduta, che •tiene il Bambino Gesù a sedere sulle sue ginocchia, il quale ha nella destra un augelletto ad ali aperte. Da un lato san Petronio Vescovo e Protettore principale di Bologna , avente tra le mani il modello di questa Città. Dietro a lui il suddetto Cattani genuflesso in atteggiamento divoto, e supplichevole , siccome lo palesano le parole, che a caratteri gli escono dalle labbra, segnate: Miserère mei Alberti de Cataneis, dall' altro lato san Giovanni Evangelista , che sorregge nei ginocchi dinanzi a sè un libro aperto. Le descritte figure dei Santi seggono presso ad un muro fregiato d'ornamenti , sulla cornice del quale ai lati di un arcò stannovi in piccole figure poste ginocchioni la santissima Annunziata, e l'Arcangelo Nunziatore. Il trono è pure ornato di fregi con due candelabri pieni di frutta.