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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quinto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 607

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a cura di Federico Adamoli

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   3 6* ANNALI
   . Non ci estendiamo a palare de'Procuratori, Curiali, Massari, Sensali, Cozzoni, Portatori, Facchini ed altri simili impiegati ed inservienti, de' quali sono abbastanza conosciute le attribuzioni t e le incombenze. Ritornando col discorso ài Giudici vediamo v noverati tra i primi di cittadinanza bolognese un Antonio di Marco Mengucci di Prato Vecchio nel 142.8 e nel i43o . Antonio di Giovanni
   Campieri.
   Che l'ufficio del Giudice si volesse dato in seguito ai dottori di legge cittadini dì Bologna , per denominazione da farsi dai Consoli dell' Università de'mercanti, lo conferma pur anco una delle petizioni degli pratori del popolo e Comune della Città nostra, presentata al Pontefice Eugenio IV. nel i43i; la quale ottenne la sua adesione,; e con successiva Bolla venne approvata sotto pene gravissime alli contraffacenti la giurisdizione di detto Giudice. Perciò si trova che del i43a eravi a Giudice per la prima volta Scipione di Gabbione Gozzadini , e del 1434 Battista di Floriano Sampieri.
   Un'altra riformazione di statuti avvenne nel i43t>. Tre anni dopo l'Università delle arti sopraindicate, cioè pel 1439 fece a sue spese acquisto dell' anzidetto luogo del Carrobbio il quale era , come s' è ip precedenza accennato, di proprietà del Comune; e la fabbrica del Foro fle' mercanti fu costrutta circa nell' architettura ed aspetto in cui oggidì pure si ammira. Ma della fabbrica e suoi pregi si parlerà al finire di questa notizia. Intanto si ricordi che nel 1447 la Compagnia de' banchieri prese in affittanza una casa de' Ghislardi in questo Carrobbio presso la Gabella : e che nell' intervallo di tempo che sedettero Giudici Lodovico di Giovanni Mare-scotti Calvi, Melchiorre di Giacomo da Moglio, e Gozzadino di Lorenzo Gozzadini, le facoltà e le giurisdizioni del Giudice del Foro di Mercanzia con-fermaronsi per Bolle e Capitoli del Pontefice Nicolò V., le quali si conservano nell'Archivio della Segreteria dell' Illustrissimo Reggimento.
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