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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quinto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 607

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI
   1&7
   Per mancanza di autentiche prove, e di siculi documenti nou ci è dato riferire in quale, anno avesse precisamente origine l'Università de'Mercanti io Bologna; nulladimeno a noi pare ohe sia moltissimo antica, e debba il suo fondamento, siccome lo trassero le altre unioni o società delle arti, ciof dal bisogno reciproco che sentono gli uomini in qualunque impresa di collegarsi insieme e formare per così dire un sol. capo, il^quale.al comune vantaggio intenda e provveda. E verisimile che dapprincipio pochi individui della classe de'Cambiatori e de' Merendanti si unissero in compagnia per dare an regolato andamento ai loro affari, ed in un luogo stabilito fissassero i fondachi ed i banchi loro : e che questa Compagnia poi col consenso ed appoggio delle Autorità pubbliche si reggesse con particolari regole,, da cui derivarono.le costituzioni e gli statuii, in quel modo medesimo che si formarono in tutte le Università delle altre arti. Difatto sappiamo che la compagnia, o art? de'Banchieri intitolata veneranda , e chiamata anco dei Cambiatori dal latino campspmm fece i suoi primi statuti l'anno la45 : i qua]i indi si riformarono negli anni 1273 e 1389; ed altrp volte.come in seguito accenneremo.
   Dell' apno 1294 godendosi in Bologna per ognj parte il non mai abbastanza pregiato bene della pace, dal Senato che sempre era intento ad ampliare ed abbellire la Città, furono ordinate nuove fabbriche ed ^gli ptto Sapienti del Comune ne fu^ affidata la sopraveglianza. Gli otto prescelti erano i seguenti : Francesco dal Gatto, Buonvillano de' Te-denisi, Rolandino de'Tencarari, Giacomo da Lasti-gnano , Henrjgittp Feliciani, Bonacossa de' Mussolini , Provenzale de' Foscarari e Danese di Sovrana. Ed a questi unironsi tre Notari, che furono: Già* cobuccio Plastelli, Giberto di Quidolino, e Domenico di Tolomeo dal Gesso : i quali in compagnia loro tolsero Giacomo di Benvenuto da santa Maria in dono, famoso agrimensore, che misurò e fece la descrizione, della piazza del Comune, e di altri