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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quinto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 607

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a cura di Federico Adamoli

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   i5o i ANNALI
   nelle altre due sono gli Apostoli e la Vergine con alcuni Angioletti; e sembran tutte dipinture del pre-fato Costa. All'entrata della Cappella v'è in bassorilievo il ritratto di Giovanni II. più volte nominato; e nella parete a destra del riguardante un eenotafio d'Annibale I. Bentivoglio in figura equestre marmo-' rea e dipinta, forse, scolpito da Nicolò dell'Arca o da Bari, allievo di Jacopo dalla Fonte : opera che' fu condotta dal valente artista fin nel i45$. -^-La parete dirimpetto a questo 1 eenotafio ed ai ritratti votivi della famiglia di Giovanni * é1'occupata da due grandi tele rappresentanti il trionfi) della Fama? e quello della Morte, o, come diffusamente descrisse il Conte e Cavaliere Giovanni Gozzadini, l'Uomo.— Finalmente diremo che nell' altare della Cappella in discorso fu messa , alcuni anni pià tardi, una delle più. belle divotissime tavole che mai dipingesse Francesco Francia con Madonne, con Angeli e con Santi; ;
   E chiùderemo le notizie bolognesi appartenenti à quest'anno, dicendo come il Senato fece fare le bòt>> teghe in vòlto sotto la torre degli Asinelli, le quali1 prima eran di legno : e sulla cima di essa torre fece1 mettere la palla dorata, ed una freccia ed una croce; Cose che ancor vi sono, ed alle quali in questo secolo è stato aggiunto il parafulmine cogli utilissimi suoi conduttori. — Ed i Frati Servi di Maria tennero un lor Capitolo generale in numero di seicento di varie nazioni, ed elessero a capo di tutto l'Ordine Frate Antonio Alabanti bolognese: e il giorno della Pentecoste fecero solenne processione, portando lungo le vie presso la Chiesa sedici statue di Beati della lor Religione. Nella quale circostanza recitarono panegirici e prediche molti oratori dot' tassimi, fra'quali fu celebre un Frate Domenico da' Alessandria i, che veniva reputato il primo teologo e dottore di que' tempi.
   Morì in quest'anno Filippo Salaroli, uno de'Sedici Riformatori, e fu sepolto in san Giacomo: ed in suo posto fu messo Gian Francesco Aldrovandi, ch'era uno degli Anziani.