Stai consultando: 'Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796 Tomo Quinto', Salvatore Muzzi

   

Pagina (127/606)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (127/606)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quinto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1844, pagine 607

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   BOLO QN&SI
   **7
   da questo il premio ; ma interponendo visi Giovanni eoo altri assai signori furono presto pacificati insieme. Poi la sera posto fine al.ballare nell'ora di notte si accesero fuochi d'artificio nel messo della piazza di Giovanni II. ; ne* quali oon tanto ingegno vidersi artificiosamente apparire molte serpi, ebe sostenevano una gran palla, piena di lavorate canne> e queste anco piene di polvere da bombarda > detta girandola ; ed essendovi appicato il fuoco , oomiu-ciarono tosto ad uscire fiamme di fuoco pei tanti raggi acoesi, i quali per ogui parte salendo pareva quivi fosso un Mongibello; laonde rimasero a molti tocche e rovinate le vesti. Fatto questo andarono a cena, e li forestieri nella mattina seguente ripresero il viaggio pei luoghi e paesi loro. Furono estir mati circa tre mila forestieri intervenuti a questa festa, la quale fu per certo una delle più. magnifiche e sontuose che mai a ricordo d' uomo fosse in Bologna celebrata.
   Ed altre cagioni di letizia ebbe Giovanni a quel»» l'ora, chè una sorella del Signor di Rimini, con lui venuto a goder fra noi delle feste, strinse maritai nodo. con. Alessandro secondonato di Giovanni. — Nel qrual tempo i Fiorentini diedero ad Anf aitale, novello marito e giovine armigero, una oonr dotta di cento fanti e di cento cavalli. Ed egliae? cettolla volentieri ; cfyè ben sapeva come si venga in fama colla fatica e stando in arcione, anziché seggendo in piuma o giacendo sotto coltre; e come delle sue nozze ebbe scrittore un Filippo Beroaldi, ed il Poggio, e Michelangelo Salimbeni bolognese; così delle sue gesta marziali avrebbe presto a cantore il latinista Antonio Codio Urceo. Olfatto il gito-vinetto capitano udì presto lo strepito delle battaglie, imperciocché sotto il comando del Conte di Pitigliano, generale de'Fiorentini, fu all'espugnai zione di Sarzana, da poco tempo occupata dai Genovesi, nel qual conflitto il nostro Aunibale diede alte prove di valore. — E finite le ostilità fece alla patria ritorno (14 Luglio). : .....