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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quarto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1842, pagine 546

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a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI
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   ed ecclissare lo splendore d'ogni altro de' Bentivoglio, cosà antenato che postero.
   Ma frattanto il Pontefice, essendo passato al Congresso di Mantova, dove molti ambasciatori si trovavano per dar consiglio o far preghiera nel grave negozio che colà veniva trattandosi; scrisse ai Bolognesi perchè essi pure vi mandassero ambascia* tori o rappresentanti : ed il Senato vi spedì Achille Malvezzi , Lodovico Caccialupi, Giacomo Grati e Sante Bentivoglio ; il quale circa di questo tempo aveva comprate diverse casipole in Via san Donato , non lungi dalla casa sua, per edificarvi poi quel palazzo, onde vedremo l'erezione nell'anno Che andiamo a descrivere.
   Fu stabilita in quest' anno nuova legge intorno alla creazione de' Magistrati, perciocché si volle che di tutti si facessero le imbossolazioni, e che ogni volta si cavassero per sorte da certe borse gli Anziani , i Gonfalonieri del popolo ed i Massari delle Arti ; ma però il Gonfaloniere di Giustizia si eleggerebbe dai sedici Riformatori, dandosi sempre cotal dignità ad un di loro; perchè prima i Magistrati tutti, nonché i Capitani, i Podestà ed il Vicario del Contado, si eleggevano ad arbitrio del popolo, secondo che ciascuno era più favorito ed aveva maggior seguito di amici o di parenti. Furono poste tali imbossolazioni e tali borse in una cassa che fu consegnata alla custodia dei Frati di san Domenico; con ordine che mai levare non la lasciassero dalla lor sagrestia senza commissione in iscritto del Gonfalaniere e degli Anziani , e che non si aprisse se non alla presenza de' Magistrati e di certi Padri di san Giovanni in Monte, di san Salvatore, di san Francesco e di
   ANNO DI CRISTO 1460*