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non poteva metter modo. Il perchè la popolazione, esortata dal Vescovo, si diede ad esercizi di penitenza la più. ^ di vota, campaipando a notte le Compagnie S^fritWìi, canlaùdo'inni *e salmi, visitando le quattro cappelle, chiamate le croci, e chiedendo perdono e misericordia de* parziali peo-Qntiy m delia « oamarioorlami tè. Il pepolòr: digiunava [ tirava , visitava-ile Chiese ed il luoghi di pietà:! le»taverna ed i luoghi di rtaì'.af&ne furono abbandonati. Là beétex^mia ed ogni altro, vizio Stanerò» banditi. Bologna parve allora un' àltra Nini*e penitente, che vestiva il sàio deLlutto, o si -co priva di cenere. i, i ..--¦» r I ! E i tanto - furore ' della peste, ohi '1 crederebbe f IofcofhinciÒ nel enoil dell'inverno, al finir dell'anno antetiedentev< q> proseguì al oominoiamento di qiie-sta, Per la • qual capai- temendo il Senato che peg-po Avvertisse a priraaverà , recar < fece a Bologna lai Beata Verdine! detta di san Lucca {i<8 GeonO^o)-, ohe^venne; esposta nella Chiesa di' san Gtacomb, accompagnata nel cammino datutto il clero del* Sacerdoti te de'Frati Ridalle Compagnie spirituali oitemporali, e da tutti -i magistrati * oon molta tbreie accese: ed ivi cqntàta una, solenne messay fn portata di poi ali» Chièsa di san Mattia, over stette per tre giorni, con gran concórso dell'iftterà-Gitsà. Dopo di cke, sperando Bologna fièli' inter-oeseKme' della sua massima Protettrice, si rassegnò* cristiana mente* alla propria ventata; e fa più umana la ^>artè écevra di mòrbo , verso la parve infetta; e per 4à pietosa cura de' fratelli , e pei soccorsi dall' alto , videsi il fiero «oàtagio .dimettere di eoa rigideozia, e* più prèsto «catalessi,-più presto l'irido variopinta di pace apparve nel cielo» 1 > '
-'La pestilenza' non ebbe spente le sole vite del* popolo , hra di molti aocora ohe non furtmovol-goy abzid' alcuni cospicui, ch'eran l'onore della patria, e lume dellaCìtti. Frai quali annovene-i»tto> < Fra Gaspero da san Giovanni dell' Ordin e1 de'flrédioatori, ecòeliénte Teologo e Filosofo ,