BOLOGNESI
Però in questo popolò, -e del Senato, ed in Sante Bentivoglio, nacque sospetto che tanto ardimento de'banditi, e tanti sforzi opetati da loro, fossero per. avventura consigliati od approvati dal Pontefice; il perchè il Senato creò ambasciatori al Papi} Gasparo Ringhieri e Virgilio Malveaai * acciocché informassero Sua Santità di quanto di recente era occorso , e da lui sentissero come la pensasse sul fatto de' fuorusciti , e sulla guerra e sulle pene, che loro del continuo si davano. I quali ambasciatoci furono dal Papa amorevolmente accolti ; ed egli approvò anzi ciò che operato si era dai Bentivoleschi contro dei banditi ; promettendo d'aiutare il Senato e la Città in ogni Jor bisogno, purché stessero in pace ed ubbidienti col Legato , e con tratti gli amici della Santa Sede 0 della Chiesa. Romana.
Ed a metà del Luglio Antonio Zpnaro filatogli ere fu appeso per la gola per . aver rubata della seta a lui affidata, e per aver tenuto pratiea con alcuni banditi, forse a favore de'Canetoli, tanto abbominati dalla patria. — Né questo, cogli altri esempi, bastò ad intimorire i malfidi. Giovanni Albertini e Vincenzo da Castel di Carpi, trattarono di dare ai banditi la ròcca di Serravalle; ma Battista Gozzadini capitano della Montagna e di Val di Reno, lo seppe; e prese e condusse a Bologna i traditori, cni fu mozzata la testa, (9 Novembre ). E Paolo Priori, che slava procaccio di loro corrispondenza, fu ioipipcato.
Cosi fra tradimenti, zuffe, morti e vendette, giunse a .fine il predente anno di, nostra storia,; nel quale anno furono spianati alcuni Castelli della collina .( frai quali Casalecchio de'Conti )
rr essere disubbidienti o sospetti alla Città, -rr
nello scorcio dell'anno'( ai Novembre ) tnorì in Imola il cavalier bolognese Romeo de' Pepoli, con desiderio di iriyedere la. cara siui; patria ; e . lasciò cinque figliuolirayuti da Elisabetta, sorella d'Annibale Bentivoglio, che dolentissimi furono di tale