BOLOGNESI
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ministri del seguente Pontefice, in premio de1 sudori sparsi per Santa Chiesa, venne, senz' accusa, senza difesa e senza delitto repentinamente decapitato. Onde i cittadini esasperati macchinarono mutazione del governo. Quindi è Beatissimo Padre, che sentono gravissimo dolore i Bolognesi, avendo inteso essi che la Santità Vostra desidera , che, annullate le stabilite convenzioni, il governo totalmente dipenda dal Ministerio Apostolico. Essi diconsi pronti all'osservanza di quanto hanno promesso : e se in alcun tempo i cittadini avessero errato, supplicano la Santità Vostra a contrapporre ai loro supposti errori i servigi che hanno prestato alla Sede Apostolica, per la quale Bologna ha tante volte guerreggiato e sparso il sangue (con pericolo proprio) contra Repubbliche, e Principi, e Re ed Imperatori. Che se la Beatitudine Vostra tiene in terra la vicereggenza di Dio, vorrà, per rassomigliarlo meglio, premiar pià i Felsinei de'meriti, e punirli men de'delitti. — Ed ei non deve parer gran cosa che un popolo aggravato, o la nobiltà vilipesa dai Governatori, sia trascorsa a fa* talvolta innovazione di cose, poiché ogni Città ha la moltitudine imperita e variabile a guisa delle onde del mare : ed i nobili hanno il senso loro, massimalmente nell'onore, come gl'ignobili nelle ricchezze ; e spesso pochi son quelli che peceano in uh tumulto, mentre gli altri vaneggiano per compagnia , tirati inconsideratamente dalla forza dell' esempio. — Ma che dico io delle Città? Non ha veduto l'età nostra i Porporati per molti anni discordi tra loro ; e nella Monarchia di Santa Chiesa sollevare il capo tre nemici Pontefici r Si deve dunque, per rimediare ai disordini occorsi, ridurre a repubblica il principato apostolico ? Certo no ; perchè gli uomini hanno errato, non le dignità, ed il governo degli ottimati, ché ottimo da molti politici vien detto nello stato temporale, e sarebbe giudicato pessimo da' buoni cattolici nello spirituale, come contraddiccnte alla
Armai. Boi. T. IV.
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