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ANNALI
quelli di Bologna.— Nel qual tempo Alberto Pio da Carpi , ad istanza del Governatore , restituì Serravalle e Monte Budello, da lui tenuti sino al tempo del Duca Visconti. •
£ perchè rinnovavasi la pestilenza in Bologna, e faceva strage di molti cospicui cittadini; coloro che avevan mezzo di recarsi altrove a soggiorno, si partirono di Bologna, riparando nei Castelli , dove non fosse nè pestilenza, «è' sospetto di venirne colti: ed i' Galluzzi , i Lamandini, i Lava-roli, gli Scandiani, i Machiavelli, ed altri molti, passarono a Crevalcore, ed ivi si tenevano sicuri. Ma i fuorusciti Caneschi ; anzi Lodovico, e Bai-* disserra detto Bettozzo Canetoli, vennero- ad esso Castello., e con settecento uomini drmati lo presero , gridando : Viva la Chiesa, per far credere ai soldati del Governatore, che fossero compagni ed amici. Poi li fecero tutti prigioni, saccheggiando il Castello , ed i banchi de' Giudei, che davan danaro, ad usura; ed uscendone eoa molta preda, condusSèró seco i prigioni, e cantaron vittoria ( za Settembre ).
Le quali Vicende intese in Bologna , il Governatore con quattrocento cavalli passò a Crevalcore per chiatirsi del fatto: e ritornato alla Città, ra* dunò il Consiglio, pel-cui acconsenti mento scrisse al Papa, affine d'averne so acorso, ed amiliare pienamente la fazione Canesoa, la qnale tentava ancora di levare le corna. Ed il Pontefice mandò tosto a Ferrara il Vescovo di Piacenza al Marchese Lionello, acciò desse socoorso ai Bolognesi; ma il Marchese Estense si seusò di non potere : onde il Vescovo, passò a Bologna, e fece avvertito il Governatore della oosa; il quale, di acconsenti mento del Senato ohiamò al servigio della Città Astorre Manfredi da Faehza, ohe con seicento cavalli passò dapprima a Castel San Giovanni, di dove si dispose a muovere ne9 conterni di Crevalcore, per vinoere, umiliare, anzi sterminare tutti i faziosi, che vi si tenevano indebitamente àignori.