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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quarto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1842, pagine 546

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   BOLOGNESI
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   ,, san Martino alle piccole cose; però io nòn ti con-„ forto nè sconforto all' andare o allo stare ; ma w solo ti fo questa conclusione, che tu vada, e „ pensi a quello ti tira l'animo ; e quello dove „ penderà l'auimo tuo farai, perocché quella fia ,, vera sentenza di chi tu sia figliuolo. „
   Dette tali parole, Cosimo si tacque, nè parve voler più, discorrere di questo affare. Santi ascoltato lo aveva con rispetto, quasi con timore, e dopo se ne partì dalla casa di Cosimo coli'animo più che prima agitato e martellato da quel detto, ohe sebbene dimostrasse non voler Cosimo impacciarsi nel consigliarlo a risolvere, era caduto con tanto peso nell'animo suo, che quasi erasene sentito soggiogato in sul fatto, così da dichiararsi parato ad accettar la proposta dei Bolognesi.
   Ma appunto a questo effetto aveva badato la sa-gacità di Cosimo; e Santi intanto ritornò all'umile sua dimora con una cura in seno, che bastava ben ella a tenerlo per quella notte svegliato o almeno a produrgli sogni di tutt'altra natura della realtà fino allora conosciuta dal giovane lavoratore di lana. E vide ei forse in quella notte le nude pareti della sua modesta camera già tutte adorne di bei drappi, e la sua esaltata fantasia gli convertì forse 1' aspo consueto dell'arte, in una spada e in una lancia, e le macchine ed i lavori del lanificio in cavalli ed in campo di torneamenti, o in sale frequenti di nobili e di grandi. Ma qualunque fossero i trasporti della fantasia di Santi Cascese nell' immaginare le contentezze del futuro destino che gli si parava dinanzi, veniva a un tratto a stringergli il cuore e a sconfortarlo quel tristo pensiero dell' infamia della madre e della illegittima origine sua. Ma poi ricorreva tosto il pensiero alle parole di Cosimo, e ben parevagli avergli Cosimo stesso significato che se da Ercole nasceva sarebbe tratto a cose grandi , e se da Cascese alle umili. E qui come per necessità conchiudeva che più onorevole adui «... na9C#re bastardo da Ercole
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