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Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quarto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1842, pagine 546

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a cura di Federico Adamoli

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   'quella parte,' era disposto 'a secòndarei loro desideri i adoperando»» intomo a Santi a persuaderle di andare a Bologna t quando la oosa gli fosse per ogni lato parsa sicura ; Cosimo , quantunque non del< tutto cénsenZiente a Neri nelle coee pubbliche ¦di Firenze ed'Itali* j àieva pur égli unia sua intima ragione per acconsentire ai Bolognesi d'aiutarli in questo affate. Avvegnaché l'astuto Cosimo, oltre al veder nel trionfo della parte Bentivolesca la sicurezza della mantenuta alleanza tra Bologna e Fi<» Tenze, di buon grado avrebbe veduto Santi Casoese riconosciuto qual uno dei Bentivogli, diventar cape di quello stato. Così pareva a Cosimo per eonsenS» dei Bolognesi e colla partecipazione- dei maggiori cittadini di Firenze venire innalzata come a principato ereditario una famiglia, già prima privata , in una Città e stato tanto propinquo a Firenze, dove egli medesinio- ambiva stabilir le basi della sovranità a prò de'suoi proprii discendenti. Perciò Cosimo, che conosceva quanto potenti siano gli esempli degli stati vicini q persuadere gli altri a seguirli, volentieri prese a favorire i desiderii dlei Bolognesi. <
   Fu adunque deciso con essi, che siccome egli era infermo della gotta*' così ad Un giorno stabilito si sarebbero adunati in casa sua tutti quei cittadini di Bologna venuti per questa pratica a Firenze , e che Neri Capponi, con Agnolo Acciainoli e Ser Cola vi avrebbero condotto il giovine Santi, al quale dopo che quei Bolognesi avessero manifestate le loro intenzioni , egli direbbe quanto gli sarebbe parso atto a convincerlo di fare la loro voglia.
   Al giorno stabilito adunque tneseer Agnolo Acciainoli con S?r Cola vènnero in casa di Neri Capponi , dove trovarono il Santi, da Neri già fatto venire, il quale pareva tutto in sè' ristretto, e sopraffatto da mille incerti pensieri, e come sbalordito dal vedersi ad un tratto dalla consuetudine dèi popolani ed artefici, trasportato a conversare coi grandi, che a dispetto della ssa prima;condizione,