feOLOGNESI
„ So ti» potessi fare risuscitare Annibale Bentivo-glio, che ti fu sì grande amicò , farestilo tu ? — Alla quale inaspettata domaoda Neri cominciò a ridere, secondo eh' ei dice molto schiettamente in qtiel Suo soritto pieno di naturale é grazi osa semplicità ; e poi rispose : Io non sono Cristo incarnato , ohe risuscito Lazzaro. Annibale fu tagliato a pezzi * e voi mi domandate s'io lo voglio risuscitare, potendo; e mi pare che voi mi dileggiate.— Alle quali parole Agnolo Acciainoli soggiunse : Io non ti dileggio , ma dico davvero. E dicoti che se tu vuoi lo puoi.—E così più volte andò ripetendo queste sue parole messer Acciaiuoli senza mai venire, a scoprire.il fatto, perchè voleva prima bene assicurarsi dell'animo e della volontà-di Neri Capponi* e poi rivelare il segreto dei Bolognesi, quando l'altro si fosse dimostrato volersene ìmbrigare. E vedendo Neri come gli affermasse l'Asciamoli essere in suo potere di fare quel miracolo , invogliatosi finalmente di veder come ciò fosse , prese a dire così:
„ Apritemi questa materia ; ohè come io amai Annibale in vita, così 1'amo , e dimostrerollo- ora in quello potessi: ma voi mi ragionate di miracoli e cose impossibili $ e fatemi uscire dal seoOlo, ch'io possa risuscitare i morti. Egli à vero oh'io ho fatte a' miei dì molte e gran cose ; ma questo mi pare un farnetico,.essendo cprto come'io sono, che Annibale fu tagliato a pózzi « morto e seppel* lito, e fu veduto e pianto da molti. —Alle quali dimostrazioni parendo all' Acciaiuoli essersi chiarito Neri del tutto disposto a favorire il trattato dei Bolognesi : E non ti fia impossibile come tu Credi, soggiunse; tieni qui e leggi.Emostrogli la lettera di credenza dei sedici cittadini di Bolo** gna della parte Beoti volesca in capoaSer Cola', dove era detto a che fosse mandato a Firenze , e perchè a lui diretto. Come l'ebbe Neri letta ed esaminata , Agnolo Acciaiuoli ripigliò a dire così : Or vedi Neri, oostui è stato a ine ed hammi detto,