Stai consultando: 'Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796 Tomo Quarto', Salvatore Muzzi

   

Pagina (345/548)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (345/548)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Annali della città di Bologna dalla sua origine al 1796
Tomo Quarto
Salvatore Muzzi
Tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1842, pagine 546

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   BOLOGNESI
   ,§95
   <ìi Milano. Poi conquistano Cassano sull'Adda, e ne muniscono la ròcca di valenti soldati, e fanno' sul fiume un ponte di legno, e mettono a mal parlato le cose del Duca.
   Ma intanto che il Visconti è umiliato e sul no* atro e sul suovcercano i Bolognesi d'avere un capc Bentivolesco, e pongono gli occhi sopra il cavalier Lodovico Bentivoglio, insigne personaggio per bontà d'intelletto, e pèr rettitudine di onore. Il quale però, o fosse vera modestia, o paura di finire come tre de* suoi congiunti i più cospicui, ricusò fermamente l'incarico sommo, che la patria gli proponeva : quella patria che in lùi sperava risorgesse l'ottimo e desiderato Annibale. — E perchè bene il Consiglio gessasse dal più sollecitarlo ad accettare sì bella dignità, propose al Senato pareòèhi uomini, che reputava abilissimi per reggere la cosa pubblica, frai quali Lodovico Marescotti de*Calvi, Gaspero Malvezzi, Dionisio Castelli, Giovànni Fan-tuzzi e Romeo Pepoli, tutti di nobile famiglia, e tutti esperti piloti per governate la sbattuta nàve della patria. -
   E chi dunque eleggere, se l'unico de* Sentivo-* glio, che fosse atto a tal gqverno, ricusava preservisi? Chi rimaneva del sauguè d'Annibale t II solo fanciulletto Giovanni IL, tenevo di tré anni, che si viveva in umiliata - fortuna oolla propria madre Donnina; il quale (se la signoria o preminènza &s*é passata con diritto di successione ) avrebbe pure avuto d'uopo d' un tutore >, d' un rappresentate i fin eh' egli fosse ancor minorenne^1 Eppure ' quia* st' umile fanciullo salirebbe un giórno a digdità quanto nessun altro- di sua progenie ; sarebbe il più famoso de' Bentivoglio, il protettore d' ogni beli' arte, d'ogni disciplina ohe valesse a far gran* de Bologna. Diverrebbe tale , in una parola*, da destare invidia e gelosia ne'Prinoipi della Penisola, fino a-perdere da ultimo codia signoria la patria. — Che questo debba avvenire ad un fanciullo in una Città che ha tanti uomini maturi, è cosa che tiene Annal. Boi. T. IV. 44